Foggia, l’importante è rialzarsi!
La partita in terra d’Umbria ha lasciato il proprio segno, poichè se perdi un incontro senza essere sceso in campo, paradossalmente trovi immediatamente il tempo di elaborare auspicando nei protagonisti gli stimoli giusti per rifarsi. Perdere invece contro una squadra paragonabile ad una di serie C e tra l’altro mostrando bel gioco e spadroneggiando in lungo e in largo, fa veramente rabbia. Fa rabbia nonostante i risvolti in classifica dicono che siamo piuttosto attardati nelle zone che contano, piuttosto che nelle retrovie. Non c’è da tagliarsi le vene, dunque, purchè la nostra squadra traduca in punti e non solo in complimenti tutto ciò che esprime sul rettangolo di gioco. Al mister ed ai ragazzi dobbiamo continuare a dare fiducia e serenità, perchè è solo in questo modo che possiamo prenderci soddisfazioni. A mio avviso il segreto sta proprio in questo, del resto basta affacciarsi oltre le proprie mura per rendersi conto di piazze in piena effervescenza e non solo, con di fatto atti teppistici nei confronti dei propri tesserati.
Serve comunque concretezza perchè a mio avviso non solo dobbiamo salvarci, ma mettere in preventivo punti di penalizzazione ed a partire già da quest’anno. E’ un auspicio che richiedo poichè se davvero il Foggia intenderà il prossimo anno mirare a “sogni proibiti”, non vorrei fare i conti con eventuali zavorre. Mettiamola così, portiamo a termine l’obiettivo primario (con punti sufficienti a dormir tranquilli), e lo dice chi da tempo ha sempre avuto altro tipo di speranze già per l’anno in corso.
L’occasione, l’ennesima, per verificare se possiamo tranquillizzarci circa il prosieguo del torneo, ce lo offre il Cesena. Formazione attualmente a forte rischio play out che vorrà iniziare un ciclo positivo proprio a partire dallo Zaccheria. I romagnoli ci credono e tanto, rammentando che lo scorso anno proprio di questi tempi iniziarono una brillante rincorsa che li portò ad una salvezza strameritata. I bianconeri sono sicuramente consapevoli di incontrare una formazione in forma, in un fortino che da la spinta che sappiamo, ma contano sulla voglia di intraprendere la strada giusta anche attraverso gli ex Mino Chiricò, Matteo Fedele e Karim Laribi. Soprattutto sperano nel record in fatto di gol del loro bomber Cacia, fermo a 134 realizzazioni, cioè a -1 da un certo Stefan Schwoch. Così come occhio alle prestazioni di un Perticone (difensore centrale) fortemente voluto dal Foggia da almeno due sessioni di calcio mercato e alla punta centrale classe ’97 Nicola Dalmonte.
Ma noi siamo il Foggia e se scendiamo in campo con gli attributi, non c’è formazione che tenga. Dunque petto in fuori e pedalare. F.f.
Rino La Forgia