Accadde oggi/ 14 Agosto 1987, il Foggia incontra il Real: il ricordo del “Quotidiano del Sud”

Accadde oggi: 14 Agosto 1987. 

In quel giorno di 32 anni fa, Vigilia della Festa della Madonna dei Sette Veli, dalle nostre parti tradizionalmente “consacrato” alla grande Processione dell’Iconavetere per le vie della città, un altro evento, profano ma ugualmente evocativo nei ricordi di tutti i tifosi rossoneri, si verifica allo Zaccheria. Arriva il Real Madrid del presidente Mendoza : socio e amico di Don Pasquale. Non un Real qualunque: è il Real della “Quinta del Buitre”, dei Sanchis e dei Chendo, dei Michel e dei Gallego, degli Hugo Sanchez e dei Martin Vasquez. E, ovviamente, dei Butragueño. Uno dei più ricordati della storia, destinato a vivere un ciclo ultradecennale attraverso una generazione di calciatori, perlopiù “canterani” della Ciudad Deportiva, che ebbe anche il  merito di riportare la nazionale spagnola (all’epoca “le Furie rosse”) ad alti livelli, dopo vent’anni di buio assoluto. Livelli poi, sia pur ad alterne fortune, mai più abbandonati.

Quel Real arriva a Foggia ad affrontare i Satanelli del “profeta della zona” Pippo Marchioro, in uno dei primi “tornei estivi” organizzati in favor di televisione della storia.  Era la Coppa Durum (nome suggestivo che ricordava, più prosaicamente, l’omonima qualità di grano duro, core business dell’Impero Casillo) e quella contro il Real la prima semifinale. Con la seconda, il giorno successivo, che vedrà invece affrontarsi la Sampdoria all’inizio del ciclo magico dei Vialli e dei Mancini (che nei primi anni portò sopratutto Coppe Italia in quantità) e i Campioni d’Europa in carica del Porto (già scesi allo Zaccheria a pochi giorni dal trionfo continentale nel 7 a 1 del giugno ’87, contro i rossoneri di Peppino Balestri, subentrato a fine torneo dopo l’esonero “casilliano” del “primo” Zeman, reo di essersi accordato col Parma del dopo-Sacchi).

Berlusconi aveva da poco (un anno appena) “fatto irruzione” nel mondo del calcio, che dopo di lui non sarà più lo stesso: arrivano le televisioni, la spettacolarizzazione dell’evento pallonaro, lustrini e paillettes per un ambiente fino ad allora ancora “ruvido”, primordiale, reso epico dalla scarsa copertura televisiva quasi totalmente delegata allo stringato racconto del “teatrino” del 90° Minuto di Paolo Valenti. E’ in quegli anni che il monopolio Rai comincia a cigolare.

Eppure, sarà proprio la tv nazionale a inviare le sue telecamere allo Zaccheria, per uno dei primi “tornei estivi” della storia a essere teletrasmessi sui canali nazionali. La cronaca (in differita) , quella del “Principe” dei telecronisti di allora, Bruno Pizzul. Tutto, sotto il segno dell’astro sempre più lucente di Pasquale Casillo, uno dei primi “emuli” del Cavaliere, mentre Foggia è pervasa dalla netta sensazione, per non dire convinzione, che “qualcosa di grande sta per succedere”. Come infatti, di lí a poco, giusto un paio di annate ancora (il tempo di tornare in serie B), avverrà.

Intanto, in quel 14 Agosto di oltre 3 decadi fa, ci si comincia a “fare la bocca”.

Luca La Mantia, valida penna del Quotidiano del Sud” ha dedicato a questa “ricorrenza” un interessantissimo servizio, cui è dedicata un’intera  pagina dell’edizione odierna del giornale calabro-siciliano (che da qualche mese sta allargando il proprio campo d’interesse all’intero Meridione). Siamo lieti di darne notizia non solo per l’ottimo e gustoso lavoro di Luca, arricchito peraltro da una deliziosa intervista di Federico Cenci al Capitano di quel Foggia “europeo” Delio Rossi (uno che poi in Europa ci è arrivato  sul serio), ma anche perché a tal lavoro ha nel suo piccolo contribuito anche IlFoggia.com nella persona del nostro Giancarlo Pugliese, che ha raccontato al giornalista romano il suo personale ricordo di quel giorno forse lontano, ma ancora vivo nell’immaginario  del popolo rossonero.

Chi vorrà scaricare e leggere l’articolo potrà farlo cliccando su questo link .

E, ora che gli avversari del nostro martoriato Satanello si chiamano Fasano, Grumentum, Agropoli o Gelbison, ci sembra d’uopo concludere questo ricordo con la chiosa di Giancarlo all’articolo di Luca:

“I tifosi del Foggia hanno una fede quasi messianica, sono certi che i bei tempi torneranno. E’ frutto di un mix di orgoglio, identità e amore per i colori rossoneri”.

È il nostro auspicio, per tutti gli immarcescibili sostenitori rossoneri.

Buon Ferragosto a tutti!