L’opinione di Rino La Forgia: “Avanti così”
La vigilia del derby con l’Andria è stata caratterizzata dalla questione biglietti (ospiti) che ha visto ancora una volta i supporters rossoneri compattarsi contro quelle che sono da considerare delle ingiustizie ormai quasi domenicali derivanti dalla scelta di inserirci in questo girone. Evidentemente lo hanno compreso pure i fan andriesi se hanno voluto evidenziarlo attraverso uno striscione sugli spalti (bravi).
Riguardo l’attesa disputa in campo un pò tutti eravamo preoccupati dalla voglia di rivalsa dei biancoazzurri relativamente alla perdurante striscia negativa, nonchè dalla voglia di misurarsi contro di noi.
Sul terreno di gioco (finalmente un campo “idoneo” nonostante la pioggia) si è visto subito la differenza tra le due squadre e molti di noi aspettavano la rete da un momento all’altro, se non fosse che ormai è evidente che le azioni da gol a grappoli rappresentano solo una chimera per questo Foggia. A proposito, è evidente che serve uno sforzo economico lì davanti, ma è altrettanto vero che se davanti non vengono serviti a dovere, butti solo soldi dalla finestra.
Tornando alla gara e dopo lo sciagurato ed inutile intervento del calciatore andriese, si pensava dunque ad una gara in discesa, e non ti dico con i rossoneri in vantaggio.
Solo che da lì in poi confesso di aver avuto momenti di ansia, mista a rabbia, poichè nonostante l’inferiorità numerica l’Andria riusciva a riequilibrare le sorti della gara (e non importa se attraverso una azione episodica). Ansia perchè da quel momento in poi nella ripresa gli avversari si compattavano, nonostante le carenze tecniche e numeriche, attraverso copertura e ripartenze velenose (almeno nelle intenzioni), e quando è così basta una palla sporca nella propria area che la frittata è servita. Ansia perchè nel frattempo mentre noi avevamo tutto da perdere negli altri campi certi risultati, a causa della sagra del gol, erano ormai consolidati (Taranto su tutte). Ansia poi per i commenti sui social nel mentre era in atto la partita che sintetizzo con un “….se non la vinciamo con questi….?”. Per fortuna ci ha pensato Cittadino a scacciare certi fantasmi (provo solo ad immaginare fosse finita in pareggio). Rabbia poi per la cattiva gestione dei calci d’angolo nel tentativo di guadagnare secondi (sfera persa immediatamente e malamente), rabbia per l’egoismo finale di Iadaresta che poteva chiudere ancor prima la disputa se solo avesse servito il compagno ben piazzato alla sua destra.
Ma in ogni caso va benissimo così, con una formazione che sembrerebbe ai più quella definitiva e con elementi che hanno viaggiato tutti attorno la sufficienza. Mio parere personale è che la palma del migliore la darei a capitan Gentile: cuore, tecnica e reti. Così come una citazione a Kourfalidis (la crescita è continua) ed a Salines. Ma ribadisco, resto soddisfatto di tutti gli uomini messi in campo. F.F.
Rino La Forgia
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