L’opinione di Rino La Forgia: “Vietato farsi male”
Nonostante il cammino sia ancora lungo, Bitonto-Foggia rappresentava pur sempre uno scontro al vertice con tutta la prudenza, l’attenzione che il caso richiedeva. Oltretutto da parte delle due contendenti c’era anche la curiosità nel vedere all’opera una diretta antagonista per “un posto al sole”, così anche da avere elementi in più circa la propria forza.
In un campo solo apparentemente discreto le due formazioni si son date battaglia senza comunque creare grossi pericoli alla porta avversaria. Vedendola con occhi rossoneri abbiamo apprezzato una linea difensiva ad ottimi livelli, col solito Viscomi a giganteggiare, così da rendere praticamente nulli i tanto temuti attaccanti avversari. A seguire un centrocampo discreto ed un reparto avanzato con Tortori in vena (a mio avviso uno dei migliori), ma senza tralasciare il solito e continuo lavoro “sporco” di Iadaresta.
Comunque sia siamo ancora in crescita ed alla ricerca di un gioco che zittisca gli esteti del calcio, senza scordare però che siamo in D, con tutto ciò che ne deriva, e senza scordare l’obiettivo stagionale…….con le buone o con le cattive (sportivamente parlando).
In ogni caso un Foggia con gli attributi, caratteristica questa ormai riconosciuta al team rossonero, che a mio avviso caratterizza e caratterizzerà il cammino dei dauni, in positivo ed in negativo. Perchè se poi affrontiamo gli avversari senza nessun timore riverenziale, se affrontiamo le gare col coltello tra i denti (musica per i fans rossoneri), è altrettanto vero però che se non riesci a gestire tale foga agonistica, ti ritrovi a dover gestire diverse gare in inferiorità numerica, così come avvenuto in terra bitontina (in realtà l’arbitro ha palesemente graziato Patierno dal secondo giallo). E’ il rovescio della medaglia, insomma. In ogni caso il Foggia nell’ultima circostanza ha tenuto bene il campo, nonostante tutto, ed alla fine riteniamo che il pareggio sia assolutamente un risultato giusto. Una vittoria a mio parere poteva venir fuori da una giocata episodica ed in ogni caso sarebbe stato estremamente penalizzante per chi la subiva.
Dicevamo, e da tempo, che la formazione rossonera è destinata a crescere, soprattutto i margini sono notevoli rispetto alle pretendenti alla promozione (escludiamo il Cerignola, ma vien da sè che con quell’organico e con quella partenza ad handicap, ovviamente doveva inanellare una serie positiva). Per ciò che mi riguarda dopo aver assestato qualche colpo di mercato in zone nevralgiche, mi aspetto un’ulteriore crescita da gente tipo Kourfalidis e Salines (sai che piacere quando la loro spinta sulle fasce inizierà ad essere devastante…), senza considerare in generale coloro che man mano stanno diventando dei veri punti di riferimento di questa formazione.
Ma attenzione, in serie D è vietato esaltarsi, preferendo invece vivere alla giornata, poichè è da tante battaglie che si vince la guerra.
Riguardo infine il calcio mercato, spiace veder storcere il naso o addirittura lanciare invettive da parte di alcuni tifosi verso alcuni elementi da tempo nei radar rossoneri che non si materializzano, che si allontanano o che scelgono altre piazze. Purtroppo non si comprende che i calciatori prima di essere simpatizzanti per una squadra (vedi il caso Santoro), hanno un futuro a cui dover dar conto se si vuole diventare professionisti. E non mi si dica che il Foggia è il Foggia, poichè se è vero che è una nobile del panorama calcistico, è altrettanto vero che al momento è pure una decaduta. Piuttosto la bacchettata (simpatica) va fatta a chi da tempo ha tirato in ballo certi nomi (Cocco su tutti). Certe operazioni di mercato vanno fatte in totale silenzio, soprattutto per non far lievitare i prezzi. Poi metti che, come nel caso di Santoro, si continua a collezionare reti, e vedrai che le cose si complicano. F.F.
Rino La Forgia
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