SALVANDO I 3 PUNTI / La versione di Rino La Forgia

SALVANDO I 3 PUNTI
“Salviamo i 3 punti” o “chi di rigore ferisce”..., etc etc. Questi alcuni dei titoli riguardo a considerazioni su Cavese-Foggia.
La partita ha evidenziato un brutto primo tempo senza alcuna azione degna di nota. Tant’è che nell’intervallo per gli highlights la piattaforma che proponeva l’incontro doveva ricorrere magari a partite di repertorio, tanto la nullità di azioni degne di nota. (A proposito, possibile si debba andare col lanternino per sapere se si può vedere la partita e dove?)
Per fortuna, rientrate le squadre in campo, ecco un’inizio di ripresa alquanto scoppiettante, che dapprima ha gettato nello sconforto i tifosi rossoneri a causa di un rigore contro, e successivamente dopo aver esultato per la prodezza di Fumagalli (a mio avviso più una grossa incertezza da parte del cecchino), la stessa massima punizione veniva accordata in campo avverso. A proposito di cecchini, è almeno da 2-3 anni che cercavamo a tutti i costi uno che capitalizzasse i tiri dal dischetto. Ricordate? Ebbene, Curcio ancora una volta non si è smentito, risultando da una parte il cannoniere dei rossoneri, ma allo stesso tempo evidenziando come dalla trequarti in sù si giochi in modo superficiale, senza la dovuta freddezza (come se la sfera fosse bollente) e forse con schemi tutt’altro che assimilati. Restano le considerazioni (da tifoso ovviamente) che portano a dire che un Kalombo, sia pur con i propri limiti tecnici, è quello che nelle sgroppate in avanti crea qualche scompiglio, così come dicasi per lo stesso Balde.
Tornando alla partita, un secondo tempo che ha sicuramente elevato il tasso tecnico, specie con gli ingressi di Del Prete, Rocca e Balde in particolare (buona impressione anche da parte del giovane Aramini), dovute ad un legittimo turn over causa incontri ravvicinati. Cosa che inizialmente ho quasi contestato in quanto non dobbiamo vincerle tutte ma puntare a quelle con delle pari livello (Cavese), se abbiamo l’obiettivo che ci siamo prefissi. A tutt’oggi il grosso rammarico è la sconfitta col Bisceglie, piuttosto che con Catanzaro o Avellino. A Teramo, al di là degli auspici, troveremo una formazione che ho sempre indicato come una delle più forti, da mettere al massimo un gradino sotto la Ternana, e dunque lì non puoi prenderti a schiaffi se non porti punti a casa.
Comunque sia, ci è andata bene così.
Relativamente ai 3 punti conquistati, la classifica non la guardo con particolare interesse, così come non la guardavo nel periodo delle 4 sconfitte, perchè il percorso è lunghissimo. Una classifica che al momento serve solo per far sognare qualcuno ed alla dirigenza per quantificare ancora meglio le richieste ad un eventuale acquirente. Ma queste sono cose che piuttosto infastidiscono e dunque ci limitiamo solo a dire che se l’attuale posizione in classifica dovesse confermarsi più in là, bisognerebbe capire da chi sarà al timone, se è il caso di lasciare le cose come stanno a livello di organico o se “vestirsi” in modo ambizioso e apporre correttivi di livello al prossimo calciomercato, per alzare l’asticella delle aspettative finali. Ma c’è tempo. F. F.
Rino La Forgia
P.S.: ai limiti della commozione il saluto che i nostri hanno voluto tributare ad una curva desolatamente vuota, ma virtualmente piena di cuori rossoneri. Bravi.