Vista da Rino/Disperazione, poi esaltazione… forse meglio equilibrio
Alzi la mano chi, oltre ad attendere una buona prestazione dei nostri, avrebbe previsto un risultato finale del genere. Immagino lo prevedessero i più motivati da inguaribile speranza, a partire dai “guerrieri” che hanno abbandonato familiari e poltrone (in un giorno feriale), per recarsi di persona in quel di Palermo. In realtà ammetto che inizialmente ero dispiaciuto per loro, perchè sia pur animati da grande entusiasmo, sapevamo tutti che c’erano tante avversità: un avversario sulla carta fortissimo, incavolato per la disfatta subita ad Empoli. In più biglietti praticamente regalati per offrire ulteriori motivazioni agli atleti locali (com’è strano il calcio, i nostri tifosi nelle condizioni dei rosanero avrebbero avuto bisogno di un nuovo stadio). Andare poi in svantaggio su un rigore a mio avviso generoso, rendeva ancor più verosimile lo spettro della sconfitta. In realtà alla fine molti di noi hanno invidiato questi ragazzi nel vederli festanti sugli spalti. Gente che merita grandissimo apprezzamento e che a pieno titolo ha tutto il diritto di parola. La partita l’abbiamo vista tutti e il senso che regnava, al di là del responso finale, era quello di una squadra finalmente equilibrata in tutti i reparti, di una formazione piena di grande personalità e fisicità. A mio avviso però, al di là del risultato a Palermo, interessava vedere come rispondeva la squadra in campo per valutarla in prospettiva futura. Ovviamente importantissimi i 3 pt. in terra di Sicilia, ma molto più importanti gli incontri con le dirette concorrenti, importanti le prossime due sfide interne che serviranno a dare continuità ai risultati e sfatare definitivamente il tabù Zaccheria (indipendentemente se l’inquilino del primo piano bisticcerà col proprio dirimpettaio, tanto da determinare nuovamente la chiusura dello stadio). Equilibrio dunque perchè pur avendo visto una bella prestazione, non abbiamo fatto nulla. Equilibrio perchè non dimentichiamoci che stiamo lottando su due fronti: quello sportivo e giudiziario. E quest’ultimo anche nel campionato in corso potrebbe determinare sorprese non proprio gradite a livello di penalizzazioni. Dunque un giorno è più che sufficiente per sorridere, ma da domani…..pedalare.
Sul fronte Sannella ho personali sensazioni positive e bene fanno certi risultati a rincuorarlo sia pure in una situazione difficile. “Se i risultati del foggia son questi, che ci sia per lui l’ergastolo…”, leggevo da qualche parte. Ragazzi non scherziamo, speriamo piuttosto che il posto in tribuna non resti vacante per molto. Riguardo la prestazione dei nostri non saprei chi scegliere e sicuramente dirò corbellerie, in positivo o meno (del resto me lo posso permettere da semplice tifoso). Guarna: con una difesa più attrezzata fatta da guerrieri e non da signorine come fa fino a poco tempo fa, il nostro portiere ne ha guadagnato in prestazione, ma restano sempre e purtroppo le caratteristiche solite: portierone tra i pali e incertissimo nelle uscite. Ma creare in cattività un incrocio Guarna-Tarolli, proprio no?
Loiacono, Camporese, Tonucci: solo a nominarli avrei i brividi se fossi un attaccante avversario. Per Loiacono non ho più parole, che sia serie D o Champion, lui è sempre lì fiero a guidare la retroguardia. Camporese: Nember se te lo lasci sfuggire facciamo i conti fuori dallo stadio. Tonucci: quando vedo “the wall” penso al grande affare dei cugini baresi. Fuori lui e Greco (improponibili agli occhi di Grosso) e dentro Empereur, e da lì come fai a trattenere risate a crepapelle? Centrocampo. Gerbo: grazie Stroppa se Alberto continua a deliziarci. Solo nelle ultime due partite prestazioni eccellenti, senza scordare due espulsioni provocate e tanto altro. Kragl (così come il francese) mi accollo il “…..l’avevo detto io”, ancor prima che indossassero la casacca rossonera. Il tedesco tra l’altro a mio avviso ha ancora buoni margini, specie se inizia a saltare l’uomo. Per il resto faccio notare come calci senza forzare la gamba, come se si allenasse con le pietre. Greco: una certezza, un faro. Scaglia: piacevolmente sorpreso sulla velocità di fraseggio nel lasso di tempo a lui concesso (prevedo l’acquisizione di un’altro beniamino). Agnelli: purtroppo attorno a gente del calibro citato, il capitano ha mostrato i suoi soliti limiti tecnici mascherati dalla sua solita grintà e generosità. Peccato perchè tanti spazi liberi, tante iniziative sono partite dal suo piede e non finalizzate come avrebbero dovuto. Deli: poco rispetto a ciò che è nelle sue corde. A lui sta se avere una definitiva consacrazione o continuare a restare una promessa: i mezzi ci sono. Nicastro: per me il ragazzo da due partite sta giocando bene. Fa un lavoro “sporco”, sa far salire la squadra, ma purtroppo manca nelle finalizzazioni. Mazzeo? Che altro dire? Si guardi l’assist in favore del gol del francese e abbiamo detto tutto. Già, il francese. Il nostro Dario (Hubner) Duhamel (altro che Lapadula del cronista Sky. Magari in comune solo il numero di scarpe) è “l’animale” d’area di rigore che ci serviva. Se merita di giocare dall’inizio o a partita in corso? Per fortuna non sono io l’allenatore. In ultimo parole d’incoraggiamento per i Floriano, i Celli, gli Zambelli, ect. Dispiace non vederli in campo, poichè tutta gente di gran valore. Non devono deprimersi, semmai essere consapevoli di far parte di un grande progetto ed avranno tutto il tempo di dare il loro apporto. Termino complimentandomi con chi ha avuto la pazienza di leggermi…….. io non ce l’avrei fatta. F.f.
Rino Laforgia