Foggia, il punto sulla prossima gara e sui rossoneri assieme al tecnico Alberto Urban | Intervista esclusiva
Per la nostra redazione, il punto sul Foggia, questa settimana, assieme ad Alberto Urban, ex mezzala di Genoa, Cosenza, Udinese, Avellino e Triestina. Classe 1961, oggi anche tecnico, ha guidato svariate compagini tra le quali Turris, Savoia, Cavese, Venafro e Comprensorio Vairano, con quest’ultima restando imbattuto per due stagioni (FC Matese). L’ex mezzala del Genoa di Scoglio da sempre segue con attenzione i campionati di serie C e soprattutto il girone del sud al quale per i suoi trascorsi è sempre molto legato.
Mister, grazie per la sua disponibiltà, come redazione de “il Foggia.com” avremmo pensato di chiederle che idea nel complesso si è fatto quest’anno del Foggia, ovvero quello targato nuovamente Zdenek Zeman, anche perché sappiamo che da giocatore ha spesso incrociato lo stesso tecnico boemo.
Credo che sia la quinta volta che Peppino Pavone e Zeman sono insieme a Foggia e insieme hanno fatto sempre molto bene! Se pensiamo, Zeman il primo anno era stato esonerato poi è ritornato per vincere due campionati. Ricordo l’ultima stagione circa nove anni fa, quando sempre a Foggia, veramente con nulla, hanno puntato sui giovani, ho visto un entusiasmo incredibile, mi ricordo lo Zaccheria stracolmo con oltre 10000 persone e comunque fecero un bel campionato. Oggi sono tornati assieme, ma perché lo hanno fatto? Sono entrambi settantenni ma hanno ancora tanta voglia di “fare” e “far divertire” anche perché così si esaltano anche loro nel proprio lavoro. Io credo che Peppino Pavone è uno che punta molto sui giovani, perché il gioco di Zeman è fatto per gente che corre, infatti se prendi giocatori trentenni che hanno fatto una vita più sul tatticismo o poca corsa poi è difficile farli entrare in un’altra ottica. Dunque è più facile puntare sui giovani che hanno tanta voglia di “dare” e “far carriera”. Se tanti ragazzi hanno sfondato il merito è anche di Zeman e Pavone che hanno contribuito a portare in serie A tanti giocatori e addirittura in Nazionale, non ultimi Insigne, Immobile e Verratti.
Il nuovo direttore sportivo è Peppino Pavone, un addetto ai lavori che ha scritto la storia di tante squadre oltre che di quella rossonera.
Io penso che Peppino Pavone è un direttore che sa scegliere sia i giovani che i grandi ed ha ancora tanta voglia, inoltre lavora con grande entusiasmo. Personalmente credo in questo Foggia di Zeman, è vero che non è stata costruita una squadra di prime donne ma sicuramente il gruppo potrà fare un bel campionato. Dove possono arrivare non lo so perché ci sono un sacco di squadre che hanno speso un sacco di quattrini per tentare la scalata alla serie B.
Domenica, in scena allo Zaccheria Foggia -Potenza, i lucani sono guidati da Antonio Gallo di cui lei più volte ne ha rimarcato l’ottimo operato nella scorsa stagione, quali potranno essere le dinamiche tra le due contendenti.
Domenica il Foggia incontrerà il Potenza che è una squadra cambiata rispetto all’anno scorso, l’ho vista proprio nell’ultima gara contro il Bari e ha fatto una grande prestazione. La squadra lucana ha dei giocatori importanti e anche molto bravi sulle palle aeree, hanno aumentato i centimetri e hanno giocatori veramente alti anche di grande qualità e velocità. Sarà per il Foggia una partita da prendere con le molle poiché sempre contro il Bari i ragazzi di Gallo avrebbero potuto vincere e sappiamo appunto che lo stesso Bari è una formazione nata per tentare di primeggiare in campionato. Gallo è un allenatore molto preparato, un tecnico che l’anno scorso ha salvato un Potenza in una situazione disastrosa riuscendo così ad arrivare alla salvezza già a due o tre gare dalla fine. Quindi attenzione poiché troveranno undici giocatori che corrono ma soprattutto pericolosi sulle palle inattive.
Un po’ di amarcord, lo Zaccheria negli anni 90 era una bolgia, che ricordi ha di quei tempi?
Zeman è un personaggio importante che ho incontrato tante volte lungo la mia carriera e sono stato molto vicino per giocare assieme a lui , infatti ricordo nell’anno 86/87 quando Pavone scelse me tra i primi profili da inserire nell’organico ma poi decisi di accettare l’offerta del Cosenza, anche se un po’ mi è dispiaciuto; successivamente dopo la promozione in serie A dei rossoneri ancora Peppino Pavone mi cerco’ ma per motivi familiari, io mi ero stabilito a Trieste, dovetti declinare nuovamente. Erano bellissimi anni poiché chi giocava con Zeman aveva certamente la garanzia di poter fare bene.
Zeman e Pavone, cosa potranno fare?
Zeman è un allenatore straordinario e mi sorprende ancora tanto il suo entusiasmo e la sua voglia di fare. Credo che il ricostituito tandem Pavone-Zeman sia da considerarsi incredibile e che quest’anno ci regalerà momenti indimenticabili!
Nella foto, Alberto Urban ai tempi del Genoa di Scoglio in serie A
GIUSEPPE IL GRANDE