A mio modo di vedere / La versione di Rino La Forgia
A MIO MODO DI VEDERE
Su Latina-Foggia ci sarebbe abbastanza da dire, ma ci limitiamo allo stretto indispensabile e ad osservare che la formazione è destinata comunque a crescere come nelle tradizioni delle squadre di Zeman.
A fronte di un primo tempo in cui abbiamo fatto molto poco e sino alla prima azione degna di nota che ha portato i satanelli in vantaggio, da lì evidentemente il boemo si è fatto sentire, tant’è da allora abbiamo visto qualcosa. Ma il calcio è così strano che siamo andati in vantaggio mentre stavamo ancora negli spogliatoi venendo successivamente raggiunti da un pareggio, proprio nel momento in cui non lo meritavamo.
Poco importa se il rigore non fosse tale, ma questo Foggia, ribadiamo, destinato a crescere, spesso è venuto meno in determinate fasi: fuori gioco spesso elusi e un incostante pressing, a partire dagli attaccanti. Un pareggio che comunque accettiamo, nonostante già pregustavamo l’intera posta.
Fuori dal rettangolo di gioco purtroppo però non riesco a capacitarmi come diversi tifosi siano delusi. Coloro che hanno vissuto certi fasti dovrebbero sapere il percorso delle formazioni zemaniane, così come le nuove generazioni (che non hanno conosciuto il boemo), nonostante gli attuali risultati altalenanti, da almeno 4 anni, hanno avuto occasione di vedere sprazzi di bel gioco, hanno mai avuto occasioni di vedere più azioni gol in una gara, sia pur bruttina?
Come si concilia poi il fatto di storcere il naso quando il torneo è appena iniziato e con dei ragazzi pressochè sconosciuti?
Così come sorrido amaramente quando alcuni di coloro che vorrebbero vedere il bel gioco di zeman, in realtà vogliono solo risultati e non importa come? La domanda si fa sempre più pressante: quali sono i nostri auspici in questo torneo?
Confesso che resto molto perplesso e deluso, e alcuni meriterebbero certi allenatori avuti in panca qualche anno fa.
Serve serenità e pazienza e spiace dirlo soprattutto nella terra in cui siamo conosciuti per il detto….la processione si giudica quando si ritira. Diamoci una regolata. F.F.
Rino La Forgia
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