Tuzzo: “Lavorare con Zeman è un’occasione imperdibile, quando Pavone mi ha chiamato non ci ho pensato un attimo. La dedica per il gol? Al nonno!”
Primo gol nel professionismo, oltre che in maglia rossonera, per il baby ex Chievo Filippo Tuzzo. Ed è proprio lui a celebrarlo in conferenza stampa dopo la gara contro la Vibonese. Ecco le sue dichiarazioni:
Penso che il mister sia contento per il primo tempo. Nel secondo inizialmente non abbiamo fatto bene. L’abbiamo chiusa con il 5 a 2 anche se abbiamo rischiato. Dedico il gol alla mia famiglia e ai miei genitori che mi hanno sempre seguito ovunque anche se rispetto a quando giocavo a Verona ora per loro è più difficile farlo. Soprattutto, lo dedico a mio nonno: gli avevo promesso che il mio primo gol era per lui. Quali difficoltà ho trovato all’inizio? Intanto non avevo mai giocato in una prima squadra, vengo dalla primavera del Chievo. Poi sono sempre stato abituato a giocare largo, mentre il mister vuole che giochi più “dentro” e all’inizio ho trovato qualche difficoltà. Poi, pian piano, con gli allenamenti è diventato tutto più automatico e credo di farlo meglio rispetto alle prime partite. Perchè ho scelto Foggia? Mi ha chiamato Pavone e mi ha detto di non rispondere a nessun altro e di venire qua. La mattina del giorno dopo ero già su in ritiro. Non ci ho pensato un attimo perchè essere allenati da Zeman non capita tutti i giorni ed era un’occasione da prendere al volo. Ora sto andando meglio, tutti in allenamento lavoriamo bene ed io guardo spesso Merola, Di Grazia ma anche Merkaj, Curcio e Rizzo Pinna e al loro modo di giocare sugli esterni, perchè da tutti loro c’è solo da imparare e cerco di apprendere ogni piccola cosa. Il mister a noi esterni ci chiede di andare dentro per creare la superiorità numerica, come è avvenuto oggi contro la loro difesa a 3, e in questo modo possiamo fare molto bene con i tagli e le palle filtranti (come nel gol, ndr).
Un bilancio di questi primi mesi a Foggia? I primi mesi sono stati un po’ duri. Era la prima volta che mi trovavo lontano da casa e ho un po’ sofferto. Poi mi sono infortunato quasi subito rimanendo fuori un mese. Adesso però mi sto trovando bene, abbiamo un bel gruppo con belle persone e tutto sta andando bene. Con Zeman sto imparando molto, perchè con lui sto facendo più cose e movimenti diversi. Perciò penso di essermi arricchito nel modo di giocare. Lui è un grandissimo allenatore, penso che ce ne siano pochissimi come lui, ammesso che ce ne siano, ed è una fortuna averlo con noi ogni giorno, con tutto ciò che ci insegna. L’azione del gol? Quando Petermann stava portando palla ho visto che c’era un buco, il difensore non era attentissimo e mi ci sono buttato. La palla era perfetta e ho potuto fare bene.
Giancarlo Pugliese
RIPRODUZIONE RISERVATA
Foto ph. Potito Chiummarulo