Foggia, Petermann ci mette la testa (e riscatta il rigore sbagliato): che fatica ma Messina KO
Non è bastato nemmeno un super Lewandowski in porta per evitare al Messina l’ennesima sconfitta in campionato. I tre punti vanno invece ad un Foggia non brillante, ma che con una seconda frazione migliore riesce a portarsi a casa la vittoria in un periodo societario non certo tra i più sereni.
Undici rivoluzionato per gli ospiti: ben otto novità rispetto al match con la Turris con Marino e Versienti tornati titolari dopo oltre un mese e le new-entry anche Zuppel, Ferrini e Filì. Davanti una coppia di ex del 2020-21: Balde e Iannone. Nel Foggia ancora out Malomo, Schenetti e D’Ursi, Gallo si inventa Peralta mezzala (resta fuori Di Noia) lanciando Peschetola seconda punta dietro Vuthaj: due novità di rilievo, la prima funzionerà, la seconda no.
La cronaca. Al 6′ il primo spunto è ospite: la conclusione dal limite dell’area di Fofana è deviata e si spegne a lato in corner. Il Messina sembra più in palla con Versienti in evidenza sulla corsia sinistra. Il Foggia non trova contromisure al possesso palla dei peloritani e lo scarso pubblico presente nel freddo pomeriggio infrasettimanale comincia a spazientirsi. Ben poco da registrare: una girata di Vuthaj fuori misura, un’altro tentativo di Fofana e infine (42′) la punizione di Petermann su cui Vuthaj può servire al centro Garattoni che non ci arriva di poco. Gli unici applausi arrivano per lo striscione di solidarietà esposto dai tifosi messinesi rivolto ad un sostenitore rossonero: “Senti forte il calore ultra… Il pompiere paura non ne ha. Forza Claudio”.
Nella ripresa Cinelli (in panchina per lo squalificato Auteri) mette dentro Fazzi (che poi si farà male) e Catania per Konate e l’ex Iannone. Stavolta il Foggia parte forte e costruisce subito una buona occasione ancora con Garattoni dopo appena un giro di lancetta. Al 7′ è decisivo Lewandowski in uscita su Peschetola. Il Foggia reclama per un contatto in area più che sospetto ma sul corner è ingenuo Ferrini che trattiene Vuthaj: è calcio di rigore ma dal dischetto però Petermann (53′) spreca tutto: conclusione debole e poco angolata, Lewandowski in tuffo blocca la sfera ed è celebrato dai compagni. Ritmi più alti, il Messina non riesce a sfondare con Catania sul fronte sinistro. Gallo ridisegna i suoi con Di Noia e Ogunseye per Rizzo e Peschetola e passa ad un 4-3-1-2 con un ispiratissimo Peralta a giostrare tra le linee. Il Messina risponde con Grillo per l’ex Balde (gara assai in sordina). Mentre il Foggia si riorganizza sono proprio gli ospiti al 63′ a spaventare lo Zaccheria con un contropiede 3 contro 2 che Zuppel e Grillo sprecano, anche grazie al prodigioso recupero di Garattoni. E, quando al 70′ Ogunseye con un destro a giro colpisce il palo, al pubblico rossonero sembra chiara la giornata-no per i rossoneri. Invece, sugli sviluppi del calcio d’angolo battuto dal solito Costa, Petermann riscatta l’errore sul penalty con un perentorio colpo di testa che si insacca dove avere sbattuto sul palo interno alla destra di Lewandowski. Terza rete in stagione per il play romano, che scuote la gara dei suoi. Adesso il Foggia è incontenibile: Lewandowski si rifugia in angolo anche sulla botta dell’italo-argentino Peralta. E’ proprio il rinvio del portiere peloritano a propiziare lo spunto di Catania, che si invola per cinquanta metri ma viene fermato in extremis in area ancora da Petermann. Gli ospiti si spengono, il Foggia va in controllo e resta da vedere soltanto uno sciagurato aggancio di Tonin che spreca incredibilmente un possibile contropiede in solitaria. Finisce così: ottava sconfitta in altrettante trasferte per il Messina, che resta sul fondo della graduatoria. Il Foggia invece non mostra mirabilie ma guadagna tre punti importanti per rinforzare la sua classifica. Di questi tempi, pare già tanto.
Giancarlo Pugliese
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IL TABELLINO / Foggia-Messina 1-0
RETI: 26′ st Petermann.
Foggia (3-5-2): Dalmasso; Sciacca, Di Pasquale, Rizzo (13′ st Ogunseye); Garattoni, Frigerio, Petermann, Peralta (44′ st Leo), Costa; Peschetola (13′ st Di Noia), Vuthaj (44′ st Tonin). In panchina: Illuzzi, Nobile, Chierico, Rotoli, Nicolao, Iacoponi, Battimelli, Odjer. All.: Fabio Gallo.
Messina (4-4-2): Lewandowski; Angileri, Ferrini, Filì (37′ pt Trasciani), Konate (1′ st Fazzi, al 22′ st Fiorani); Marino, Fofana, Versienti, Zuppel; Balde (14′ st Grillo), Iannone (1′ st Catania). In panchina: Daga, Napoletano, Berto, Curiale. All.: Daniele Cinelli (squalificato Gaetano Auteri).
Arbitro: Andrea Ancora. Assistenti: Luca Landoni e Diego Peloso.
Ammoniti: al 24′ pt Konate (M), al 34′ pt Rizzo (F), al 5′ st Trasciani (M), all’8′ st Fofana (M), al 16′ st Di Pasquale (F), al 17′ st Fazzi (M)