M’arrecòrde/ A Cittadella sempre imbattuti (e l’ultima volta tornammo con la Coppa!)
La prima volta che abbiamo fatto visita al piccolo ‘Tombolato’ di Cittadella risale al 5 dicembre 2004. Ecco il resoconto, tratto dal Corriere dello Sport, di quell’incontro terminato 1 a 1.
La cronaca, a parte le due segnature e l’espulsione – per una manata al paraguagio Da Silva – dell’ex Massimo Giacobbo (scuola Juve, al Foggia tra il ’93 e il ’96 per 24 presenze totali, ma cittadellese doc), non è particolarmente ricca di spunti, ed è dominata dalle pittoresche esternazioni dell’estemporaneo presidente del tempo, Giuseppe Coccimiglio. Nonostante il pareggio esterno, egli sfoga, con i toni assai vivaci che da qualche mese la piazza foggiana ha imparato a conoscere, la sua delusione, e minaccia per gennaio il repulisti di mezza squadra, accusata di un rendimento al di sotto delle attese e delle possibilità. In effetti, dei giocatori schierati a Cittadella, saranno in tanti (oltre all’allenatore Giannini, per una partita sostituito dallo stesso Coccimiglio!) a fare le valigie nel mercato di riparazione, a partire dal nome più altisonante, l’ex nazionale belga Lulù Oliveira. Ma presto, si capirà che ben altre da quelle strettamente tecniche saranno le motivazioni della rivoluzione di gennaio: il patron toscano, dopo il bluff iniziale, privo di risorse, ridimensiona drasticamente il parco giocatori e prepara, inseguito dai creditori, la “fuga” e la cessione del sodalizio. Uno dei tanti personaggi equivoci che in quegli anni bui volteggiavano come sinistri avvoltoi sul Foggia.
Fra i giocatori che resisteranno al taglio di gennaio (tra cui l’attuale tecnico Stroppa, tornato a Foggia dopo 10 anni a chiudere la carriera, e assente a Cittadella per infortunio), c’è Marco Cellini, proprio un pallino di Coccimiglio, che lo aveva portato con sé dal Montevarchi. Nella trasferta di Cittadella, dopo tante prove deludenti, Cellini mette a segno il suo primo gol stagionale, prologo di una vera e propria esplosione, che prenderà corpo già tre giorni dopo con la doppietta al Napoli di Ventura ed annuncerà una luminosa carriera di bomber in serie B.
Dopo quel primo pareggio, la trasferta di Cittadella, che ci ha visti sempre imbattuti (le uniche sconfitte con i veneti sono arrivate allo Zaccheria, come nell’andata dell’attuale stagione), rimanda a bei ricordi: la vittoria nel posticipo serale del 2008, primo successo esterno per il subentrato trainer Galderisi e trampolino per il gran finale di stagione che valse i playoff (ma a salire in B fu proprio il ‘Citta’), e soprattutto la conquista, con un pirotecnico 4 a 4, della Coppa Italia del 2016 (e ancora una volta, in campionato, saranno playoff persi per noi e serie B per i veneti…). Occorrerà proseguire in questa striscia positiva per continuare a coltivare sogni e ambizioni, e per riscattare la mezza delusione del derby.
Le foto di quel primo Cittadella – Foggia (riportate qui di seguito) sono tratte dalla rivista ‘FoggiaSprint’, che in quella stagione, di pari passo con le effimere aspirazioni di grandeur della proprietà, accompagnerà le vicende dei satanelli con cadenza addirittura settimanale (come neppure le riviste delle grandi di serie A): una operazione editoriale, sotto la direzione dell’attuale addetto stampa del Foggia Lino Zingarelli, che era un “lusso” (tanti articoli e foto, bellissima la grafica) davvero inusitato per una squadra di serie C.
Walter Guarini
(Foto di copertina: il Foggia alza la coppa Italia LegaPro 2016 al “Tombolato” / Fonte: La Repubblica)