CHE SIA UNA SBERLA SALUTARE

La prima trasferta del torneo in terra calabra doveva dirci qualcosa in più di questo Foggia, che ribadiamolo, è una macchina che deve ancora essere assemblata. Vuoi perchè agli inizi devi fare i conti con la preparazione estiva (pesante o meno che sia), vuoi perchè i vari Iemmello, Galano, Deli, etc, non sono figurine Panini, ma elementi che potranno farci fare il salto di qualità e che dovranno dunque essere inseriti gradualmente. Chiaro sia che comunque il campionato è già partito e come solito in una piazza calda come la nostra, ci si fa prendere da premature ed inopportune sentenze. Scarso il Carpi, fortissimo il Crotone e Cittadella (che ha strapazzato i calabresi) di un altro pianeta? O molto probabilmente valori non ancora delineati?
Certo è che molti di noi nutrivano molte speranze, alimentate da un ottimismo forse eccessivo, non solo per la quaterna rifilata alla prima di campionato, ma soprattutto perchè in molti pensavano che se eravamo forti senza i presunti titolari, figuriamoci dopo…..
Col Crotone ci siamo scontrati con la dura realtà e nonostante il rientro di alcuni calciatori abbiamo poco di positivo da raccontare, se non al massimo una buona prestazione di Cicerelli. Approccio molto timoroso, trame di gioco approssimative e tentativi di colpire anche grazie a qualche grossolano errore della difesa calabrese. E certo che la rosa avversaria incuteva timore, ma c’è modo e modo di perdere, e ne si può dare come giustificazione i riusciti tentativi balistici da parte dei cecchini rossoblù. Molti puntano il dito sull’estremo difensore Bizzarri, ma credo non sia giusto. Direi che l’intera difesa è andata a “farfalle” e semmai al primo tentativo avversario il nostro portiere aveva letteralmente cacciato via la sfera dall’incrocio dei pali. Senza contare che uno con il suo curriculum non può diventare all’improvviso una schiappa. Che dire poi del nervosismo eccessivo che serpeggiava tra alcuni dei nostri? Detto ciò bisogna andare avanti ed essere positivi per tanti motivi, andare avanti con serenità e dare valutazioni quando saremo al completo e più in là col tempo. Poi se proprio qualcuno ha diritto più di altri a lamentarsi, beh, sono coloro che oltre ad essere animati positivamente, si sono recati presso lo stadio crotonese. Infine se vogliamo abbiamo perso contro una seria pretendente alla massima serie, che si chiama Crotone. Si badi bene, abbiamo perso contro il Crotone e non contro Stroppa….. Già, purtroppo continuo a non comprendere come non si possa pensare solo al Foggia ed al suo presente e non si possa mettere una pietra (bella o brutta) su quello che riguarda il passato, sino a creare delle fazioni. Per ciò che mi riguarda ho apprezzato, ho sostenuto chiunque abbia preso posto sulla panchina del Foggia, che sia De Zerbi, che sia Stroppa e potrei andare indietro nel tempo. Solo negli ultimi due casi, De Zerbi ha portato entusiasmo col suo carisma (addirittura entusiasmò i Sannella nello scendere in campo), mentre Stroppa sia pur con un carattere riservato ci ha portato dove volevamo e questa è storia. Semmai a quest’ultimo consiglierei di non entrare nuovamente nella polemica del perchè siede ora sulla panchina crotonese, poichè non ho ben conpreso qual’è l’abisso tra l’essere scappato via (dopo aver dato la sua parola sulla permanenza) e aver deciso di abbandonare per una politica di ridimensionamento da parte del Foggia, che tradotto significava prospettiva di difficoltà in cui si trovava il team rossonero (tutti sappiamo cos’è successo mesi fa). Poi apprezzabili gli attestati di affetto verso i calciatori e l’ambiente rossonero. Dunque ognuno resti del proprio pensiero, ma per ciò che mi riguarda e credo la maggior parte dei veri sostenitori, ci sarà solo curiosità nel percorso di questi ex, ma i satanelli verranno al primo posto e con in testa Grassadonia. F.f.

Rino La Forgia