B-Movie / La guerra della FIGC, i guai del “moralista” Secondo, la media di Cellino

Frattini

Finisce qui la lunghissima telenovela sul format della serie B. Il Collegio di garanzia del CONI chiude la questione, per la verità non senza veleni finali. Mai si era visto un Presidente di un organo giudicante, l’ex ministro Frattini, dichiarare energicamente la propria contrarietà alla decisione assunta e rendere nota la spaccatura (3 contro 2) emersa al voto finale. Ma non è tutto: fino a mercoledì era ancora aperta la strada del ricorso al Tribunale Federale Nazionale, inoltrato a suo tempo dal Catania. Secondo lo stesso Collegio di garanzia era quello l’iter giusto da intraprendere, a differenza di quello presso il CONI. Il responso del TFN, atteso entro giovedì, poteva perciò ribaltare tutto e riportare la questione alla casella del “VIA”. Ma la decisione un po’ “pilatesca” di rinviare la seduta al 28 settembre, che ha fatto gridare allo scandalo sotto l’Etna, arresta definitivamente la vicenda: per quella data si saranno giocati infatti altri 3 turni e si potrà discutere solo di eventuali risarcimenti ai club coinvolti. Tutta la storia lascia supporre che, se la battaglia sul blocco dei ripescaggi è terminata, non sarà così per la riorganizzazione dei campionati e, soprattutto, della Federazione. La guerra, qui, è ancora agli inizi.

Massimo Secondo, con la divisa della Pro Vercelli targata “Punto Service”

A proposito di guerre: come dimenticare quella al “malaffare” dichiarata a suo tempo dal presidente della retrocessa Pro Vercelli?  Parliamo di Massimo Secondo, quello che aveva “tuonato” contro i guasti del calcio italiano, prendendo però ad esempio solo il caso del Foggia, additato ripetutamente al pubblico ludibrio con dichiarazioni pubbliche, peraltro zeppe di goffe imprecisioni.  Peccato che questo fustigatore di costumi sia incappato in una brutta storia di appalti truccati legati a case di riposo per anziani e istituti pubblici di assistenza in diverse province del Nord Italia. Una storia che coinvolge pesantemente la sua società di servizi (la Punto Service, peraltro da diversi anni generoso sponsor della Pro Vercelli), ritenuta al centro di questo giro illecito di gare pilotate. Aspettiamo fiduciosi di sapere se, anche nel suo caso, sarà ugualmente prodigo di commenti e dichiarazioni.

Il presidente del Brescia Cellino

Intanto la B è alla vigilia della terza giornata. Nessuna panchina ancora traballa, come sarebbe normale che fosse, anche se qualcosina scricchiola nell’ambizioso BresciaCellino continua a difendere a spada tratta la scelta di Suazo, che non ha convinto buona parte della piazza e degli addetti ai lavori. Tuttavia, evidentemente smanioso di mantenere in auge la sua fama  di mangia-allenatori, il vulcanico patròn sardo ha in compenso provveduto ad esonerare l’allenatore in seconda Beggi. E così, la media è salva.

Giancarlo Pugliese