B-Movie / Gli “amici” di Gozzi, Chezzi (e Suazo) amari, il tris del Pazzo
Nella puntata d’esordio di questa modesta rubrica avevamo auspicato che B-Movie non raccontasse un “Film di serie B”. Ma le tante piroette tra giustizia sportiva e amministrativa stanno ormai prefigurando la classica commedia all’italiana. Purtroppo, anche di quelle scadenti. Il riassunto delle puntate precedenti ha del kafkiano: il Collegio di garanzia decide di non decidere, e di non garantire, rinviando al Tribunale Federale. Quest’ultimo se ne lava altrettanto le mani, rinviando il tutto alle calende greche. Interviene allora il Tar del Lazio che stoppa tutti e rimanda alla casella del “via”. Ma poche ore dopo, un’altra pronuncia dello stesso Tar sconfessa la precedente, invalidandola. Insomma, un caos. Discutiamo della 4^ giornata di campionato, che parte oggi, mentre ancora non si conosce con certezza il format: 19, 22, o addirittura il ritorno a 20 squadre?
E sì, perché nel frattempo ce n’è un’altra: ovvero, la vicenda della penalizzazione di 15 punti del Cesena, che l’Entella vorrebbe siano inferti alla classifica dello scorso torneo. Peccato che quel Cesena sia ormai defunto, e non possa neppure fare appello… come invece ha fatto il Chievo ottenendo lo sconto a -3. Ma il sempre in auge Gozzi non molla: 7 giorni fa ottiene un’intervista addirittura sulle pagine nazionali di Repubblica, ovvero il quotidiano italiano più diffuso. In cui, manco a dirlo, pontifica nuovamente, lui ex ospite delle galere belghe, sulla sporcizia del calcio italiano, tirando peraltro in ballo ancora una volta i cosiddetti “milioni di euro in nero” spesi sul mercato dal Foggia. Peccato che l’inchiesta ne abbia accertati solo 380mila, risalenti a due stagioni fa, e peccato che l’intervistatore di Repubblica nel suo articolo non lo riporti, come invece avrebbe dovuto. Ma evidentemente Gozzi ha molti amici e molte polveri da sparare. Gira e rigira, infatti, come ha scritto mercoledì la Gazzetta dello Sport, vuoi vedere che ripescano solo lui e il suo Entella?
Intanto in B è cominciato il valzer delle panchine. Come ampiamente prevedibile, la prima a saltare è quello di Suazo a Brescia. L’ “esoneratore seriale” Cellino stavolta è andato per gradi: prima il suo secondo, poi lo stesso honduregno. Alzi la mano chi non ci avrebbe scommesso. Sulla panca delle rondinelle è arrivato il bresciano doc Corini. C’era allora bisogno di tutta questa tarantella?
Finisce anche la favola dell’esordiente in B. E’ un “Chezzi amaro” quello che si dimette a Carpi, dopo3 sconfitte e 9 gol subiti, ponendo fine alla sua esperienza in cadetteria, dopo il salto diretto dai dilettanti. A Carpi torna Castori, l’uomo dei miracoli: è chiamato a compierne un altro nell’ennesima situazione compromessa. Possiamo dirlo? peccato davvero che il marchigiano abbia già trovato panchina.
Menzione d’onore infine per Giampaolo Pazzini: in tanti lo davano per finito, col Verona “imprigionato” dal suo alto ingaggio. E invece, con la tripletta segnata proprio al Carpi, il “Pazzo” bagna il suo esordio dal primo minuto balzando in testa alla classifica cannonieri. Quasi a legittimare l’ingaggio più alto della categoria. A volte, ritornano…
Giancarlo Pugliese
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