M’arrecòrde / Tra Renato Sarti e…i primi professionisti, il primo Foggia-Lecce di 93 anni fa

L’inizio della lunga storia del derby Foggia – Lecce

Il Foggia 1924-25 (tratta da: Pino Autunno:  “Foggia. Una squadra, una città”; Utopia, 2010)

Quello che torna, nel nobile palcoscenico della Serie B (in questo caso, dopo ben 21 anni), è, come ovvio che sia tra città dalla lunga tradizione calcistica, un classicissimo delle disfide regionali. Lo scontro tra i due capoluoghi agli estremi opposti della Puglia vanta numerosissimi precedenti, ed il primo risale alla notte dei tempi, precisamente alla stagione 1924-25. Per amor di precisione, la squadra, allora bianconera, del Lecce Foot Ball Club, non viene considerata, per continuità, la progenitrice dell’attuale compagine giallorossa. Per tanti anni, infatti, a differenza del Foggia fra poco centenario, nella città di Sant’Oronzo militeranno più società, dall’esistenza effimera, a contendersi la rappresentanza calcistica locale. Di certo, però, quel Lecce che il Foggia affronta sul terreno di Pila e Croce il 28 giugno 1925 costituisce la massima espressione del football salentino, e quell’incontro si può certamente considerare a pieno titolo il primo Foggia – Lecce della storia.

La disputa della partita è figlia di una vicenda assai singolare, tipica di un’epoca ancora schiettamente pionieristica. Le due squadre, infatti, non disputavano lo stesso campionato! Le cose andarono così. Il Foggia risulta l’unica squadra pugliese regolarmente iscritta al campionato di Seconda Divisione (le spese non erano uno scherzo, per società caratterizzate dal più puro dilettantismo). Promosso automaticamente nella divisione superiore? In un primo momento, sì, ma poi, il Comitato Pugliese della FIGC decide che quella promozione vada conquistata sul campo, ed allora stabilisce che il Foggia se la giochi, in un minitorneo a due squadre (!), con il Lecce, fresco vincitore della Terza Divisione Pugliese. Ed ecco, quindi, Foggia e Lecce scendere in campo, ad estate inoltrata, per la disputa del … girone d’andata di quel torneo. Alla nettissima vittoria rossonera per 4 a 0, di cui dà conto la cronaca tratta dalla Gazzetta del Mezzogiorno, seguirà la settimana dopo il riscatto del Lecce, che si affermerà per 2 a 1, e quindi lo spareggio del 12 luglio 1925 in quel di Bari, che assegnerà la definitiva vittoria del campionato, e la promozione in Prima Divisione, ai rossoneri, trionfatori per 2 a 0 con doppietta di Giuseppe Comei.

Il grande portiere Renato Sarti (III)

Abbiamo fatto cenno al dilettantismo di quei tempi eroici. Tuttavia, scorrendo la formazione foggiana, rinveniamo due giocatori, Somestre (autore di una delle reti) e Minerdo, entrambi di origine torinese, che erano stati appositamente ingaggiati dallo Sporting Club Foggia per affrontare al meglio la contesa. Un primo, larvato, professionismo, dunque, fa capolino nelle vicende calcistiche locali. E quanto la giovane compagine rossonera ambisse alla promozione in Prima Divisione, è testimoniato da un’altra circostanza. Renato Sarti, puro talento calcistico locale, che, dopo la fine del precedente campionato, da oltre un anno, come accenna la Gazzetta del Mezzogiorno, aveva lasciato l’attività per dedicarsi a tempo pieno al ristorante ed all’albergo di famiglia, viene richiamato a furor di popolo in squadra per l’importante occasione, ed il suo contributo alla vittoria, come riporta la cronaca, è decisivo. Curioso notare che colui che aveva validamente difeso la porta foggiana nelle precedenti partite amichevoli della stagione, Raffaele Ferraretti, non si accomoda a bordo campo ma … in mediana! Ruolo in cui si disimpegnava con pari disinvoltura a quello di portiere. Tanto per ricordare che parliamo di un calcio romantico e davvero d’altri tempi.

La storia di Foggia – Lecce si inaugura dunque con un roboante 4 – 0, e, a distanza di 93 anni, si pone in piena sintonia con il passato più recente, ricco di successi, che ha visto il Foggia, prevalere anche con lo stesso identico punteggio (nel 2015, in occasione del vernissage della gradinata dipinta di rosso e nero), o comunque, nel 2017, imporsi a suon di gol (e mi RIFIUTO recisamente, amici lettori, pena la perdita della mia stima nei vostri confronti, di dovervi ricordare la partita a cui mi riferisco!).

Ai ragazzi di Grassadonia, ora, il compito di continuare a dare lustro ad una tradizione decisamente favorevole tra le mura amiche, in una partita che quest’anno, tra l’altro, come era pure successo in serie A nel 1993-94 – altro squillante successo, addirittura per 5 a 0 – vale il primato regionale. E, diciamolo con franchezza, ai ragazzi di Grassadonia anche il compito, più prosaicamente, di far punti e riscattare prontamente la bruttissima partita (bruttissima parentesi ? speriamo di sì) di Cosenza.

Walter Guarini

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(foto di copertina: il campo “Pila e Croce” – fonte: Wikipedia)

 

(da LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO)

Foggia  b.  Lecce:  4 – 0

      Sotto buoni auspici i rosso-neri hanno iniziato il campionato calcistico pugliese della 2a Divisione. La partita fra il Foggia ed il Lecce, attesa con vivo interesse, ha pienamente soddisfatto il pubblico foggiano che ancora una volta ha visto i suoi beniamini uscire dal campo vincitori, e questa volta con un punteggio imprevisto dato il valore degli avversari. I rosso-neri del Foggia vanno principalmente lodati per l’impegno posto nella lotta da tutti indistintamente. Dal lato tecnico, un rilievo più interessante è offerto dalla magnifica prova della linea dei mediani, capitanata da Sarti II e dalla linea degli avanti che si sono lanciati nella lotta senza esitazioni; infatti l’attesa più viva era rivolta verso quest’ultima che per finezza di giuoco ed intesa perfetta è stata instancabile. Il portiere Sarti III ha costituito la roccaforte della squadra. Questo virtuoso ragazzo, dopo una lunga assenza dai campi di giuoco, ha dimostrato al suo pubblico – che l’ha portato in trionfo dopo la partita – che nulla ha perduto della sua classe. E’ stato superbo in due spettacolari tuffi con cui riuscì a togliere la palla dai piedi di Meo, che stava calciando.

      Il Lecce ha rivelato oggi delle deficienze che solo in parte si conoscevano. La prima linea dei bianco non ha deluso l’aspettativa. Essa ha funzionato egregiamente ma si è notata la mancanza di rifornimento. La difesa si è disimpegnata ottimamente; e a Varola non sono tutti imputabili i goals segnatigli avendo salvato moltissime situazioni dallo irresistibile slancio dei rosso-neri. Il giuoco dei leccesi è stato corretto e signorile.

       Presente sul campo il rag. Minelli, Commissario Delegato del C.R.P. (Comitato Regionale Pugliese, ndr), l’arbitro signor Ricci, alle ore 16, chiama in campo le squadre, che applauditissime scendono nella seguente formazione:

Lecce F.B.C.: Varola II; Berardino, Camassa; Menditti, Mottola, Zaccaro; Locatelli, Vigorelli, Meo, Colucci, Varola I.

Foggia S.C.: Sarti III; Formillo (A.), Pizzi; Occhionero, Sarti II, Ferraretti; Giuliani, Somestre, Minerdo, Taronna, Pompilio.

I punti sono stati segnati da Pompilio, Taronna (primo tempo), Somestre, Taronna (ripresa); il Lecce – che ha giuocato una bellissima partita – non è riuscita a segnare.