L’opinione di Rino La Forgia: ‘Disfattismo regna’

La giornata di cadetteria appena trascorsa è iniziata con la vittoria del Cosenza (al momento la nostra lepre) che ha gettato nello sconforto e nel disfattismo molti tifosi rossoneri, dimenticando che il Foggia deve e dovrà contare solo ed esclusivamente sulle proprie forze.
Foggia-Palermo non poteva regalarci granchè a livello di punti, poichè affrontavamo una formazione che reduce da due stop consecutivi (il primo in casa contro la Salernitana parecchio ingiusto), doveva necessariamente riprendere il cammino verso la vetta. E non potevamo contare sui problemi societari, poichè chi scende in campo ha testa solo per il terreno di gioco, sulla propria prestazione. Anzi, potevamo aspettarci gente pure ‘arrabbiata’. Uno 0-0 che poteva finire in altro modo, potevamo vincerla ma anche perderla, e poichè abbiamo la priorità della salvezza si deve considerare che anche un punto in casa del Palermo è tutt’altro da disprezzare. Il Foggia visto al Barbera ci ha consegnato una formazione dai più auspicata con in più il coraggioso innesto di Leali (non giocava da un pezzo), di Billong e di Ngawa. Vogliamo dire che Padalino merita una citazione per averli buttati nella mischia, considerando che i primi due si son dimostrati tra i migliori dei nostri? Ma in generale, mio modo di vedere, tutto sommato la squadra non mi è dispiaciuta, nonostante certe pecche continuino a perdurare, specie a centrocampo. Sono, inoltre, sufficientemente soddisfatto della prestazione perchè ci siamo calati nella realtà della squadra che si deve salvare e che deve racimolare punti qua e là, specie in terreni proibitivi. Formazione abbottonata, sul tipo delle tante squadre che allo Zaccheria si chiudono tentando ogni tanto delle sortite episodiche. Nel caso del Foggia oltretutto, più di qualche sortita, se si pensa che le occasioni più solari le abbiamo avute noi. Nonostante ciò si sente/legge dei Galano e Iemmello inguardabili. Io sono di altro parere. Galano ha dimostrato che si sta avviando verso il suo standard, poichè se è vero che si è divorato delle reti, è altrettanto vero che procurarsi delle azioni da gol rappresenta già quello un dato meritevole di citazione. Vorrà dire che la prossima volta calibrerà meglio il piedino: coraggio. Iemmello? Per la partita che stavamo svolgendo i palloni che gli arrivavano si contavano col contagocce e se quelle poche gridano vendetta, cosa si può rimproverare al ragazzo? Avanti così, Pietro. Citazione poi per Mazzeo, specie se lo vedi relegato in panchina. Dispiace per il ragazzo anche perchè ne conosciamo il valore, ma è tempo che entriamo nella mentalità della squadra che deve lottare su ogni campo e dunque l’equivoco del trio (d’attacco) delle meraviglie lo dobbiamo riporre nel cassetto, perchè fa parte delle fantasie estive ormai inattuabili. Senza scordare poi che pur di vedere in campo il duo Mazzeo-Iemmello, ci si dimentica che il valore dei due si è espresso alla grande con il gioco di Stroppa l’uno, e con quello di De Zerbi l’altro. Farli convivere, così come si è spesso provato, è utile e produttivo solo sulla carta. Nota negativa della partita è stata Kragl. Quando mai non abbiamo citato una sgroppata, un efficace calcio da fermo o dei cross pericolosi nell’aria avversaria? Il dubbio: cambiargli posizione arretrandolo poichè ha bisogno di spazio davanti a se, metterlo più centrale o semplicemente non era in forma?
Per il post Palermo dunque preferisco il bicchiere mezzo pieno e prendere spunto dalle cose positive che ha espresso la nostra squadra, soprattutto prendere spunto dai meravigliosi supporter che senza se e senza ma, non ci hanno pensato un secondo ad invadere Palermo rendendoci fieri di un tifo impagabile, rendendoci oltretutto partecipi di una splendida giornata all’insegna dello sport e perchè no, dell’amicizia con i supporter rosanero. Parola d’ordine: entusiasmo. F.f.

Rino La Forgia

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