L’opinione di Rino La Forgia: “Il punto della situazione”

Ed è così che si entra nel vivo del torneo, ed è così che…..quando il gioco si fa duro, i duri devono cominciare a giocare. 7 partite a dirci se la favola rossonera continuerà in un torneo più consono o se si dovranno riprendere le mappe o utilizzare google maps per arrivare a destinazioni più o meno note, o se non addirittura anche peggio.
A mio avviso la situazione è difficile ma non impossibile, ed in questi casi è obbligario che tutte le parti facciano il proprio.
-Società: essere presenti negli spogliatoi come supporto ai ragazzi, organizzarsi in modo da riempire lo stadio, così come credo succederà, in tutti i settori. Non farsi scivolare addosso tutte le contrarietà che in un momento topico come questo possono decidere le sorti del torneo (anche nell’ultima giornata decisioni ad arte tentano di affossare il Foggia. Basti riguardare Venezia-Cittadella con un rigore assegnato contro il Venezia e immediato dietrofront del direttore di gara o peggio ancora 2 uomini in netto fuorigioco a regalare il vantaggio momentaneo dei lagunari. E a noi ci interessa il giusto se nella coda del torneo potrebbe essere utilizzato il Var. Il danno potrebbe essere già bello e confezionato);
-I calciatori: sono coloro attraverso cui riponiamo le nostre speranze. Ma anche loro, nel malaugurato caso, ci perderebbero qualcosa, nel senso che anche se cambiassero aria resterebbe comunque una macchia in carriera. Non ti dico poi per chi sarebbe costretto a cambiare casacca quando ha fatto propria la questione rossonera, per chi si è affezionato all’ambiente, per chi addirittura in passato ha fatto salti mortali pur di tornare a vestire questa maglia. E’ vero, a Brescia avete dato dimostrazione che se volete giocare con gli attributi pure la capolista deve faticare, pur cincischiando troppo in difesa o tirando troppo poco in porta. Ma è altrettanto vero che non sempre l’atteggiamnento è stato come al Rigamonti, motivo per cui siete di conseguenza un pochino in debito con chi non ha mai smesso invece di credere in voi;
I tifosi: non ci sono ormai più parole per descriverli nel loro amore, nella loro passione. Ma anche per loro, per noi, specie in queste ultime sfide, l’atteggiamento dovrà un’attimino cambiare, poichè sarà anche una mia impressione, ma ci stiamo un tantino imborghesendo. Per chi come me ha vissuto tanti anni di Foggia calcio, rammenta come specie allo Zaccheria il nostro tifo faceva impaurire chiunque, dando poco spazio a certi personalismi (i Marinelli di turno). Son così lontani i tempi in cui i Maldini si facevano addosso al vibrare del terreno di gioco? E’ evidente che parlo di pressioni, di elettricità ambientale escludendo qualsiasi tipo di intemperanza, ci mancherebbe pure. Anzi, per come tira l’aria dovremo star pure calmi se qualche decisione ci fa storcere il naso. Chi ci vuol male non aspetta altro per farci timbrare il cartellino per la serie C. Contro lo Spezia lo stadio dovrà essere la bolgia che noi tutti sappiamo, rammentando inoltre che il Foggia non è un patrimonio del calcio italiano (ce lo dicono episodi e circostanze), bensì un patrimonio dei foggiani. F.f.

Rino La Forgia

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