Silvano Fiorucci: “Per salvarsi occorre un gruppo che abbia testa e convinzione. La penalizzazione solo un alibi”
Quando mancano 4 giornate e pochi giorni a quell’11 di maggio che vedrà il Foggia impegnato a Verona nell’ultima gara di questo lungo e travagliatissimo campionato con i satanelli allenati da Gianluca Grassadonia alle prese con una situazione di classifica ormai sempre più complicata, quel terz’ultimo posto che li vede imbrigliati più che mai nella lotta per non retrocedere, proviamo a chiedere ad un ex tecnico rossonero oltre che gran tifoso ed amante dei colori rossoneri, quale è Silvano Fiorucci cosa ne pensa. Il tecnico nativo di Città di Castello, ha allenato il Foggia nella stagione 2005/2006, lasciando in Terra di Capitanata un ottimo ricordo: “Di Foggia ho un ricordo indelebile che mi porto sempre dentro. Venivo dalle precedenti esperienze in C di Benevento, Arezzo ed Andria e cimentarmi in una piazza come Foggia per me fu molto importante. Eravamo imbrigliati nelle zone basse della classifica quando arrivai, ma poi inanellammo 11 risultati utili consecutivi che è stato un po’ il record della categoria sino a qualche anno fa. Si creò un feeling con i tifosi rossoneri che ancora oggi resta e questo per me è molto importante. Di Foggia, ho ricordi bellissimi, se ripenso al momento di salire gli scalini dello “Zaccheria” per entrare in campo il tutto era un’emozione unica ed indescrivibile. Si era creato un feeling spettacolare con la tifoseria e la città di Foggia che da allora ho imparato ad amare e rispettare Sono stato tentato non molto tempo fa anche dalla ipotesi di avvicinarmi a Foggia quando fui contattato dall’allora DS del San Severo Pierluigi Marino ma poi il tutto sfumò. ” Mister Fiorucci sappiamo che non si è mai scucito del tutto di dosso quella maglia seguendo sempre le vicende rosso nere, cosa pensa dell’attuale momento che si vive a Foggia? Le è certamente capitato di trovarsi in situazioni di classifica difficili, come si fa a venirne fuori?”
Silvano Fiorucci non si lascia ripetere due volte la domanda e così commenta il difficile momento: “Il Foggia può ancora salvarsi direttamente se si gioca partita dopo partita come se si giocasse una finale dopo l’altra…. niente vittimismi… tanta compattezza…quando si parla di gruppo non é una frase fatta è la pura verità… un vero gruppo si esalta nel difficile… tira fuori anche quello che non ha… lo garantisco per esperienza trentennale diretta… non avendo mai guidato delle Ferrari ma sempre delle Toro Rosse e sempre in corsa quindi cosa ancora più difficile. Grassadonia deve incidere sulla testa dei suoi giocatori, deve entrarci talmente tanto per farsi seguire ciecamente…, solo un gruppo che crede ciecamente in quello che propone il proprio mister ha una marcia in più. In 4 partite tecnica/tattica/fisica sono importanti ma la marcia in più solo la testa può darla…, il Foggia ha in squadra giocatori come Mazzeo e Iemmello e non vado oltre, che hanno 40 gol nelle loro corde in campionato…. che devono solo andare in campo pieni di autostima e risolvere le partite…, ripeto basta vittimismi…, basta parlare ancora della penalizzazione…, arrivati a 4 giornate dalla fine serve solamente come alibi e toglie stimoli… Ripeto Grassadonia adesso deve non fare più il professore ma lo psicologo lavorare più sulla testa che su altre cose…, in parole povere deve essere “UNO DI LORO”, non basta più il tecnico bravo, serve quello che fa scattare la scintilla per far ripartire il motore.” Grazie dell’intervista Mister Fiorucci