Foggia, parte la lotta contro il tempo: ecco tutti i passaggi per l’iscrizione

Foggia Calcio: lotta contro il tempo alla ricerca delle risorse utili per continuare ad esistere.

Si riusciranno a festeggiare i 100 anni di vita nel calcio che conta o sarà l’ennesima grave sconfitta per una Città che già versa negli ultimi scalini di tutte le classifiche di gradimento in Italia? Saremo ultimi anche nel calcio? Ancora poche ore e lo sapremo. Ecco cosa deve fare il Foggia Calcio ai fini dell’iscrizione al prossimo torneo di Serie C:

Criteri economico-finanziari

Entro il 24 giugno bisognerà depositare la domanda di iscrizione corredata dalla fidejussione dell’importo di 350mila euro. La polizza deve essere rilasciata da banche iscritte all’Albo IVASS o società assicurative con rating autonomo: parametro fatale lo scorso anno a Walter Taccone e al suo Avellino. Inoltre, entro la stessa data, va depositata presso la Covisoc la dichiarazione della Lega Serie B che certifica l’assenza di debiti nei confronti dei tesserati.

Entro l’1 luglio la Lega Serie C trasmette alla Covisoc le documentazioni prodotte dalle varie società. La Commissione di vigilanza della Figc poi comunica eventuali inadempimenti al Consiglio Federale, a cui spetta l’ultima parola sugli organici del torneo. L’inosservanza del termine perentorio del 24 giugno con riferimento anche soltanto ad una delle prescrizioni comporta l’esclusione dal campionato.

Criteri infrastrutturali

Entro il 17 giugno bisognerà depositare presso la Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi la documentazione relativa alla proprietà dell’impianto, al contratto, alla convenzione e/o alla licenza d’uso, che dovranno avere validità fino al termine della stagione 2019/2020. In alternativa, è possibile inoltrare istanza in deroga per giocare in un altro impianto. La violazione del termine del 17 giugno comporta il deferimento per illecito disciplinare: la sanzione prevista è non inferiore ai 10mila euro. Si potrà rimediare in ogni caso entro il 24 giugno. Fuori tempo massimo, si è fuori. Naturalmente, per i colori rossoneri quello dello Zaccheria è l’ultimo dei problemi, tenuto conto che lo stadio cittadino versa in ottime condizioni in merito all’agibilità e non ci sono questioni aperte che possano produrre problemi di sorta con l’ente proprietario dell’impianto.

Criteri sportivi-organizzativi

Entro il 20 giugno bisognerà depositare l’impegno ad allestire le formazioni giovanili a partire dalla Berretti, oltre ad altre licenze di natura tecnica. Previste ammende ma anche la possibilità di integrare la documentazione entro il 24 giugno. Se si va oltre, addio Serie C.

Manca poco alla fine… La corsa contro il tempo, con la “raccolta” di fondi e di “anticipi” di sponsorizzazione operata dai 15 imprenditori convocati l’altro ieri a Palazzo di Città, è ormai iniziata. Secondo le ultime voci raccolte dalla nostra redazione, a contribuire con una somma non trascurabile potrebbe essere anche il ds Nember. In caso di mancati adempimenti e mancata iscrizione, oltretutto, i fratelli Sannella perderebbero la fidejussione versata lo scorso anno, a margine dell’iscrizione al campionato di B: parliamo di una cifra vicina a 1.200.000 euro. Senza contare poi il “paracadute” garantito ai club che retrocedono dal secondo campionato nazionale: una cifra non da poco, che per la terz’ultima classificata (il Foggia) dovrebbe ammontare a poco meno di un milione di euro. Ma il vero scoglio resta il pagamento di tutte le spettanze ai tesserati: somme importanti, considerando che buona parte di esse, inserita alla voce “premialità”, dovrà essere versata proprio in queste settimane. Domani si potranno già avere i primi riscontri sull’operazione-salvataggio, che dovrà andare in porto necessariamente in tempi strettissimi. Sullo sfondo, le “trattative” cui ha fatto riferimento la proprietà nel comunicato-stampa di due giorni fa. Insomma, sarà un giugno da vivere in apnea.

E c’è chi si pone la fatidica domanda: “Ma i tifosi del Foggia che hanno fatto di male per meritarsi tutto ciò?”

Ai posteri l’ardua sentenza …