A.A.A. CERCASI IDENTITA’ / La versione di Rino La Forgia
A.A.A. CERCASI IDENTITA’
Il Foggia era in cerca di conferme sul proprio valore contro una formazione di un certo livello, così da ritagliarsi una propria identità dopo 4 sconfitte consecutive e le ultime 2 vittorie. Almeno nelle intenzioni della squadra, ma soprattutto di mister Marchionni.
Alla fine ci siamo resi conto di un confronto del tipo… una signorina vs. uno scaricatore di porto o, mettendola sul piano calcistico, tra una formazione che cercava di fare gioco contro una classica squadra di serie C, venuta a Foggia con un certo timore reverenziale, ma pronta a ripartire con qualche azione favorevole ed ad assestare il colpo giusto. Alla fine, a mio avviso, quando assisti ad un match come quello contro la Turris, devi stringere forte il punto guadagnato e….. zitto. Perchè, nonostante la buona volontà, abbiamo assistito ad orrori difensivi, ma soprattutto a giocate sopraffine nelle intenzioni, ma nella realtà dimostratesi velleitarie quanto alcune di quelle che puoi vedere nei tornei tra scapoli e ammogliati, visti gli sbagli anche nei semplici appoggi. Ciò naturalmente non deve suonare come condanna, ci mancherebbe, anche perchè ben sappiamo gli obiettivi stagionali, così come sappiamo di una formazione destinata a crescere.
Però un Kalombo, ad esempio, può essere delizia solo dalla trequarti in avanti, ma croce nel difendere o nel tamponare le offensive avversarie. In avanti poi abbiamo creato pochissimo nonostante la mole di gioco e il tutto reggeva sulle invenzioni di Curcio, e sul fatto che avesse il piede caldo. Ma a tutto ciò, ed altro, penserà il mister a cui invio gli incoraggiamenti del caso, oltre che a riconoscergli una certa audacia (…almeno nelle intenzioni). F.F.
Rino La Forgia
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