…A VISO APERTO, PROPRIO NO…? La versione di Rino su Teramo-Foggia

..A VISO APERTO, PROPRIO NO…?

Il Teramo: Una formazione che sfrutta al massimo il terreno amico e che è avara persino nelle realizzazioni delle squadre avversarie.
Così che ha una sua spiegazione l’atteggiamento di una squadra rossonera insolitamente accorta, così accorta che il Teramo neppure se lo aspettava. E la cosa avrà sicuramente creato un briciolo di confusione anche agli abruzzesi. Soprattutto al telecronista di Eleven, che lo ribadiva più volte. Ma qualcuno gli avrà detto che in panca non c’era Zeman? Comunque sia nel primo tempo il Foggia da parte sua mostrava una discreta personalità, dando l’impressione sin dal primo minuto di non essere sceso in campo come vittima sacrificale. Di rilievo un Santoro del Teramo con le sue progressioni parecchio pericolose e di contro il solito Kalombo (croce in difesa, delizia in proiezione offensiva).
Poi quel gol-non gol nei pressi del riposo a creare qualche timida protesta per i padroni di casa. Una rete, diciamola tutta, che per quello che si era visto avrebbe premiato oltremisura i biancorossi.
La ripresa sembrava una prosecuzione del primo tempo. Finchè Anelli non si addormentava letteralmente e nulla poteva Fumagalli per metterci una pezza. Rimontare da quel momento contro una formazione che in casa non ha subito alcuna rete, con un Foggia da sempre avaro nelle azioni-gol: tanto valeva cambiare canale. Chiaro che a quel punto l’atteggiamento sarebbe dovuto cambiare, ma di fatto mutavano solo gli uomini, l’atteggiamento proprio no. Ritmi ancora bassi, quasi come a mantenere il punteggio, nonostante tutto l’impegno di un Balde sempre molto attivo (peccato vederlo sempre nei minuti finali). Qualche timido schiaffetto in avanti, ma è bastata una ripartenza per zittire il briciolo di reazione foggiana. 0-2 e tutti a casa.
Che dire: non è successo nulla. Non sono queste le partite da vincere. Certo è che in una match dove avevi tutto da guadagnare potevi pure giocartela a viso aperto. Tenere poi in panca per gran parte della gara Dell’Agnello e soprattutto ilBalde di cui sopra, non so…. Avere per gran parte dell’incontro un attacco….senza attaccanti lascia interdetti, specie se fino ad ora avevamo intuito un Marchionni tendenzialmente audace (almeno nelle intenzioni). Così come lascia parecchio attoniti il fatto che in modo ossessivo la manovra foggiana debba partire sempre e comunque dal reparto difensivo. Purtroppo in difesa non abbiamo i Baresi e i Maldini. In passato, sotto la gestione De Zerbi, avveniva tutto ciò e a volte pagavamo carissimo degli errori nella retroguardia, ma almeno il tutto veniva bilanciato attraverso un gioco dalla trequarti in avanti, attraverso tante azioni gol. Mettiamola così, dobbiamo ancora crescere. F.F.

Rino La Forgia