Agnelli: “Questi episodi sono guerriglia, non fanno parte del calcio”
Attraverso un comunicato stampa arrivano la parole del Capitano Agnelli, un capitano diverso dagli altri perchè lui è foggiano, tiene a questa maglia più di chiunque altro. Quando sei il capitano della squadra della tua città, della squadra per cui fai il tifo da bambino è bellissimo. Quando c’è da gioire si gioisce 2 volte, ma quando le cose vanno male il dispiacere, la rabbia, le tensioni si vivono amplificate all’ennesima potenza. Ecco le sue dichiarazioni:
“Quello che è successo, sembra quasi superfluo doverlo dire, è gravissimo, è una cosa che va oltre il calcio, oltre le tensioni sportive che qui si vivono quotidianamente. Foggia, si sa, calcisticamente è una piazza calda, esigente, una piazza che regala tante sensazioni positive, ma che mette anche tanta pressione. Con i nostri tifosi abbiamo avuto discussioni, chiarimenti, anche a muso duro, ma quello che è successo a Iemmello, a Busellato, all’azienda dei nostri patron, Franco e Fedele Sannella, va molto oltre la piazza calda, va oltre le situazioni di campo. Da foggiano sono deluso, da capitano sono mortificato, ho chiamato i miei compagni, ho manifestato loro il mio dispiacere, la mia vicinanza. Purtroppo è un brutto momento, siamo consapevoli della posizione in classifica in cui siamo, sappiamo che i nostri tifosi non sono contenti così come non lo siamo noi, ma questi gesti non hanno nessuna giustificazione. Sono gesti intollerabili sia per noi, per i ragazzi che li hanno subiti, per la Società, ma sono certo, essendo foggiano anch’io, che sono intollerabili anche per tutti i foggiani. È stato un gesto assolutamente inaspettato, le tensioni esistono, le accetti, ma questa è guerriglia, non è calcio”.
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