AI VOTI / Alastra su tutti; Vitali soprende; disastro Di Pasquale

Torna la rubrica “AI VOTI” e lo fa, purtroppo, dopo una disfatta. Non l’abbiamo fatto apposta, per quanto una regola acclarata è che, quando si tratta di pagelle, si tenda a seguirle di più quando si perde male o maluccio. E i rossoneri ieri hanno perso maluccio più che male: punteggio pesante, ma è da salvare un primo tempo positivo sul piano del gioco e della propositività. Troppi errori però condannano il rabberciato Foggia dei 16 convocati ad una sconfitta che alla fine, nella strage di infortuni, squalifiche e Covid a carico dei rossoneri, va comunque “tarata” di qualche attenuante.

Ma vediamo le valutazioni dei singoli scesi in campo ieri al Menti:

ALASTRA 7,5/ Colpo di reni all’alba della partita che toglie dallo specchio un pallone sanguinoso; il rigore parato nel finale, che salva almeno da un passivo francamento immeritato. Nel mezzo attenzione e concentrazione. Il migliore rossonero in campo, per distacco.

MARTINO 5,5 / Corre, spinge, contribuisce a rendere il quadrante destro di gran lunga il più intraprendente. Può bastare? Purtroppo no. Sottili nella ripresa mette Schiavi e gli tappa la corsia.

GIRASOLE 5 / Somma (RaiSport) ne tesse elogi sperticati a inizio collegamento. Nel finale, dopo il pasticcio del rigore, elude l’argomento con somma (per l’appunto) nonchalance.

DI PASQUALE 4 / Va detto: non era in condizioni fisiche accettabili, nè ieri nè contro il Latina. E in campo si è visto tutto: sfortuna e un pizzico di scoordinazione sul primo gol; sul secondo però è impressionante come Stoppa gli mangi metri, lasciandolo al tappeto. Non pensiamo fosse distratto da voci di mercato: purtroppo a pagare l’emergenza-assenti è stato soprattutto lui.

[55′ MARKIC 5,5 / Oggi avrebbe dovuto (e magari potuto) abbandonare la truppa con l’epilogo del calciomercato. Almeno così si pensava (da un bel po’). Invece eccolo ancora qua. Ancora più appesantito di come ce lo ricordassimo.]

RIZZO 5,5 / Caso vuole che esordisca dal primo minuto proprio contro i suoi ex compagni. Il che, probabilmente, lo inibisce un po’. Scende poco, più che altro tampona.

GAROFALO 6,5 / Sì, è vero: il voto è “gonfiato” da una nostra positiva valutazione della generosità di questo ragazzo. Corre, crossa, tira e prende la traversa. Alla fine è lui a dare sostanza a un centrocampo inedito. Il fallo di Dini su di lui? Evidentemente il parametro del rigore al Taranto nel derby di tre mesi fa è “una tantum”. Ovviamente, a danno del Foggia.

DI PAOLANTONIO 5,5 / Premessa: è’ un voto che lascia il tempo che trova e che non può essere una bocciatura. L’esordio assoluto, in una posizione difficile e con tante cose da capire del calcio di Zeman, indurrebbe piuttosto a un “n.g.” (non giudicabile). Appare ovviamente un po’ disorientato ma ha piedi buoni, e li ha anche mostrati. Il giallo per un fallaccio tutto cazzimma era da evitare. Ma la suddetta cazzimma a questa squadra serviva come il pane.

GALLO 5,5 / Ok la corsa, ma alla lunga gira a vuoto. Ha bisogno di geometrie che ne governino il movimento. Tuttavia l’assist per Vitali è degno di menzione.

[75′RIZZO PINNA 6,5 / Entra, si da’ da fare e segna (un bel goal). Se non altro (ora come ora), è un ragazzo volitivo.]

VITALI 6,5 / Finalmente un esterno che cerca (e trova) la profondità. Impressioni davvero positive. Meritava il gol, negatogli da Dini in ben due occasioni.

[TUZZO s.v. / Non sapremmo cosa dire. Fuorchè che il paragone col compagno che sostituisce è un po’ stridente]

TURCHETTA 5,5 / Vedi alla voce Di Paolantonio. Ci sorprende un po’ che giochi centrale. I tempi ce li ha, ma appare un pesce fuor d’acqua. Per il vice-Ferrante guarderemmo altrove, lui rivediamolo sugli esterni.

[MEROLA 5 / “Baiano 2”? Se lo dice il Boemo (lo avevamo anche anticipato...) noi ci crediamo. Certo, non è ieri che ci ha persuaso. Anche vero che appena entra lui si comincia a buttare per aria palloni lunghi e ingiocabili. Fatto sta che, a mercato chiuso, Ferrante non ha di fatto altri sostituti]

CURCIO 5 / 7 gol e 6 assist non possono in nessun modo farlo definire “una delusione” o farne invocare la partenza, come si sente in giro. Resta un giocatore decisivo. Ieri però è stato fuori partita, e anche questo va detto. Sottili (come già Novellino all’andata) gli fa una gabbia ad hoc (dimostrazione di quanto sopra), da cui non riuscirà a evadere mai. Nel nuovo tridente che verrà, speriamo si riaccenda presto.

Giancarlo Pugliese

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