AI VOTI / Gli ingressi nella ripresa cambiano il volto alla squadra. Martino, quanti errori
Double face? Più o meno. Di fatto il Foggia cambia volto solo con i tre innesti della ripresa, dopo un’ora di gioco caratterizzata da tanta confusione, tocchi imperfetti, indecisioni nelle giocate e difficoltà a entrare in area. Il lascito di Foggia-Fidelis (il solito, rognoso Andria tante volte ostico fra le mura amiche e non solo) è questa evidenza : se mancano quei 5 o 6 elementi (specie se contemporaneamente) è davvero dura. Ma, per riprendere un cammino interrotto bruscamente, e anzi proseguito in retromarcia, occorre ripartire da quell’ultima mezz’ora. E da quegli uomini, recuperati o da recuperare completamente, mancati maledettamente in questo primo scorcio d’anno.
Ecco le valutazioni dei singoli scesi in campo ieri allo Zaccheria:
ALASTRA 6/ Il suo lo ha fatto. A parte un’uscita scriteriata nel concitato finale che ha fatto temere il peggio.
MARTINO 5 / La spinta è la solita, gli errori pure; anzi, più dell’usuale. Mette i consueti palloni in area, ma purtroppo tutti di facile lettura. E sbaglia troppo: soffre Carulli, che gli va via in più occasioni, e da un suo errore si innesca l’azione che porterà al corner del vantaggio andriese. Almeno, salva su Di Piazza nel finale.
BUSCHIAZZO 6/ E’ difficile da superare ed è tosto. Rispetto a Markic (che va a sostituire come quarto centrale) il guadagno c’è. Ovviamente sui movimenti c’è da lavorare.
GIRASOLE 5,5 / Ha bisogno di una spalla che lo guidi e che governi i movimenti della linea per rendere al meglio. Lui non ha (ancora) questa predisposizione e certo non può aiutarlo il compagno appena arrivato.
RIZZO 5,5 / Non ci siamo ancora. L’asse con Turchetta (sono ambedue nuovi) è farraginoso e non riesce a incidere in fase d’attacco. Esce dal campo con una domanda non risposta: chi doveva marcare Bonavolontà sul gol?
[57′ NICOLAO 7 / Fa parte del tris di ingressi che cambia l’inerzia della gara. Si fa trovare pronto ed esordisce con l’assist per il gol del pareggio. Abbiamo contato i cross in area: ben 7 . In mezz’ora]
DI PAOLANTONIO 5,5 / I piedi ci sono, movimenti e ritmo di gioco no. Ha bisogno di tempo per capire i meccanismi. Comprensibile la sostituzione, che non è una bocciatura. Farà il suo più in là.
[46′ GAROFALO 6,5 / E’ la novità dopo l’intervallo. Ripaga la fiducia con una prestazione tutta polmoni e volontà, con qualche iniziativa anche valida. Esempio di disciplina ed esecuzione tattica]
PETERMANN 6 / Il 4-3-3 del Boemo, senza un play con il “know how” già acquisito, è una macchina con le gomme sgonfie. Il suo ritorno è dunque da salutare come una boccata d’ossigeno tattico. Buona prova, che esce alla distanza quando altri “veterani” di quest’anno riguadagnano il campo. L’ammonizione ricevuta (che ne limita il gioco in contenimento) era eccessiva. Esce con dolori muscolari: ci auguriamo niente di grave.
[90′ MASELLI s.v. / Rientro in campo dopo una lunga assenza. Giocare senza i due play a disposizione è stata una vera mannaia, e gli effetti si sono visti. Tornerà utile]
ROCCA 6 / Migliora anche lui dopo i nuovi ingressi. Prova volitiva, qualche errore di troppo in particolare nel primo tempo.
VITALI 5,5 / Anche oggi, come nelle precedenti tre apparizioni, si crea l’occasione ma la sbaglia. Da’ profondità ma in movimenti e giocate fa confusione: troppe idee individuali, deve imparare a pensare con la squadra.
[57′ FERRANTE 7 / Entra davvero come una Tigre. Dopo 4 minuti l’ha già messa dentro con tempismo felino. Mette in crisi la retroguardia andriese, dando l’impressione di poter graffiare in ogni momento. Un giocatore fondamentale, un trascinatore che non ha sostituti in rosa, neppure a livello emotivo]
MEROLA 6 / Di nuovo al centro del tridente, in realtà non fa male: serve due assist in area, non sfruttati dai compagni di reparto. Quando torna sulla destra fa senz’altro meglio di Vitali, partecipando e distribuendo il gioco. Pensiamo che in avanti si ripartirà dai tre dell’ultima mezz’ora.
TURCHETTA 5,5 / Ha due palloni sul destro in area, sul primo si coordina bene (peccato), sul secondo centra l’avversario. Aldilà del paragone fatto da molti con Cuppone (amplificato probabilmente dalla disastrosa prova della linea difensiva rossonera a Potenza), sarà necessario attendere prima che si integri nei meccanismi. Saremmo curiosi di vederlo dall’altro lato, senza “piede invertito”.
[57′ CURCIO 6,5 / Il suo ingresso, con quello di Nicolao, cambia tutto sulla sinistra. Le giocate diventano più rapide e precise, ne guadagna la manovra nel complesso e infatti il pallone entra in area in mezz’ora molto più che nell’ora precedente. C’è a pieno titolo nell’azione del gol, cercando e trovando Nicolao. Resta un giocatore fondamentale, e il motivo si comprende ancora meglio quando non c’è]
Giancarlo Pugliese
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[Foto ph.Potito Chiummarulo]