AI VOTI / Merola, si è accesa la scintilla; Curcio imprescindibile; l’esempio di Garofalo
Quarte vittoria consecutiva (per 6 risultati utili di fila); 17 gol nelle ultime 4 (e 20 nelle ultime 6); primo posto nella classifica parziale delle ultime 10 giornate. Questo lo score di una squadra che, come scritto in cronaca della partita, sta manifestando il balzo di crescita a lungo invocato e agognato dalla piazza. In questo contesto, ecco le nostre valutazioni sulle prove dei singoli dopo il 5 a 2 nel Derby dei Tratturi contro il Campobasso.
DALMASSO 6 / Non ha particolare responsabilità sui gol. Per il resto è quasi inoperoso.
GARATTONI 5,5 / Non brillante. Fa poco in fase di spinta e va in affanno sulle diagonali, soffrendo l’intraprendenza degli avversari diretti. Ma non è una bocciatura: ha bisogno di giocare per recuperare la migliore condizione.
[46′ MARTINO 6,5 / Rieccolo tra noi. Un rientro positivo. Riassesta la fascia, concedendo poco. Meno arrembante ma dopo il lungo stop è normale]
SCIACCA 7 / Linea difensiva alta, che, perlomeno nel primo tempo, espone a qualche rischio sui veloci capovolgimenti molisani ma che toglie campo agli avversari: lo si comprende nella ripresa, quando non ce n’è più per nessuno. Interventi al solito da applausi (rimediando anche a qualche proprio errore) e poi il tempismo che regala il nuovo vantaggio. E che gli vale un voto rotondo.
DI PASQUALE 6 / In realtà ha qualche difficoltà nel primo tempo, con qualche errore anche in uscita. Rosseti ha la meglio su di lui nel gol dell’1 a 2. Ma recupera ampiamente prestazione e sufficienza nella ripresa,
RIZZO 5 / Liguori lo fa disperare: non riesce mai a tenerlo, e anche le sue proiezioni ne risentono. Il doppio cambio degli esterni dopo l’intervallo è una delle chiavi del roboante secondo tempo dei rossoneri.
[NICOLAO 7 / Entra lui e gli avversari di fascia spariscono. Non solo: in fase di possesso è una vera spina nel fianco. E’ da applausi il cross che bacia sulla fronte Ferrante, quasi incredibilmente non trasformato nel 4 a 2 dal Tigre. Sarebbe stato il quinto assist della sua esperienza in rossonero. Per noi, appena torna al 100%, è un titolarissimo]
ROCCA 5,5 / Passo indietro. Soffre la morsa del pacchetto mediano dei lupi, comandato da un onnipresente Bontà. Ma ci mette del suo smarcandosene poco e soprattutto esagerando coi tocchi. Zeman prende atto e alla ripresa mette Garofalo.
[GAROFALO 7 / Se dobbiamo fare un nome per spiegare in poche sillabe la grandezza di Zeman, noi citiamo il suo: perchè è diventato un giocatore prezioso in tante fasi del torneo, come conferma anche la sua prestazione di ieri. Corsa, generosità, passaggi di prima, proiezioni offensive: e, premio finale e meritato, il gol. Un esempio (anche per il compagno che ha sostituito)]
PETERMANN 7 / Il Campobasso in mezzo non fa sconti e sa come e quanto andare in pressing sui portatori. Lui ne soffre, perdendo palloni importanti. Eppure sforna 3 (dicasi TRE) assist: in una partita di una certa complessità (che chi legge solo il risultato non può cogliere) è tantissima roba.
DI PAOLANTONIO 6 / Sembra quasi apparire poco. Ma è perchè fa ciò che deve, senza squilli e appariscenze. Opposto alla fisicità avversaria, è prezioso in copertura e per il contributo (importante) di cazzimma. In fase di proposta sarà più brillante nelle prossime occasioni.
[81′ GALLO s.v.]
MEROLA 7,5 / 5 gol nelle ultime 3 partite (ovvero una in più che nelle precedenti 21 apparizioni), seconda doppietta consecutiva, giocate personali mai leziose e da veri intenditori (e che forse non tutti ancora colgono). Il ragazzo di Santa Maria Capua Vetere ha avuto finalmente quell’evoluzione su cui (consentitecelo) abbiamo scommesso sin dalla scorsa estate. E sta diventando uno dei motori principali del volo del Foggia, ora che è finalmente connesso allo Zeman-pensiero. Dimostrando quanto, come sempre, il Boemo vedesse lungo. (E quanto altri, invece, cortissimo).
[81′ TURCHETTA s.v. / Confessiamo che nelle battute finali ci sarebbe piaciuto rivedere il tridente che ha chiuso la gara di Pagani]
FERRANTE 5,5 / Ad un certo punto, ovvero dopo la quarta nitida occasione fallita, non riesci a prendertela con lui ma ti dispiaci. Perchè el Tigre si sbatte, e tanto anche, è generoso ed è la solita forza della natura, anche se senza quella lucidità e freddezza sotto porta che ne hanno caratterizzato buona parte della stagione. Tempo al tempo: si (ri)sbloccherà anche lui.
CURCIO 7 / E’ – sempre – un protagonista. Tira fuori giocate di alta scuola. E mette la sua firma anche a questa partita: siamo a 11. Più altrettanti assist. A chi dice che, negli schemi di Zeman, è un “adattato”: scusate se è molto.
Giancarlo Pugliese
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[FOTO PH.POTITO CHIUMMARULO]