Attenti a quei due! Calaiò e Di Gaudio

Le strade di Emanuele Calaiò e il Foggia sono apparse molto vicine nel recente passato ed in particolare nello scorso gennaio ma, secondo i ben informati, fu proprio il 36enne nativo di Palermo a declinare le proposte della società rossonera. I numeri parlano per lui: quasi 200 gol in una carriera che lo ha visto calcare palcoscenici importanti (poco meno di 450 presenze tra Serie A e Serie B), recitando un ruolo da protagonista anche in Lega Pro, ottenendo due promozioni con Napoli (capocannoniere nella stagione 2005/2006) e Parma. Punta centrale, mancino, dotato di buone capacità nel gioco aereo, è il classico giocatore capace di fare la differenza con una singola giocata.

Come già dimostrato all’andata, Antonio Di Gaudio potrebbe essere la vera spina nel fianco per la difesa di mister Stroppa. Il nostro Alberto Gerbo, schierato nel ruolo di terzino destro, non seppe contrastare l’ala ex Carpi, che fu letteralmente devastante in ogni azione condotta sulla fascia sinistra dell’attacco emiliano. Reduce da un infortunio, il brevilineo e fantasioso esterno di mister D’Aversa in settimana ha provato a caricare l’ambiente, affermando come il “Tardini” debba essere un fortino che lasci senza punti le avversarie.

E’ indubbio che dopo un periodo di forma altalenante, per il Parma la partita di domani possa rappresentare uno spartiacque importante per la stagione. Esattamente come per il Foggia, che in terra emiliana si giocherà le residue speranze di poter agganciare il “treno che conta”. Sappiamo bene come l’obiettivo dei ragazzi di Stroppa debba essere quello di arrivare il prima possibile a 50 punti e, semmai, metterne altri in cascina per prevenire possibili penalizzazioni per le ben note questioni societarie.

Sarà una partita che richiamerà i reciproci fasti di inizi anni ’90, in uno stadio che vedrà quasi 4.000 cuori rossoneri spingere Mazzeo e compagni alla ricerca di un risultato di prestigio. Pur priva di sei potenziali titolari, quali Da Cruz, Iacoponi, Munari, Scozzarella, Ciciretti e Insigne, la formazione crociata ha elementi di assoluto valore in grado di decidere la partita. Servirà quindi massima attenzione da parte di tutti. Un approccio “prudente”, simile a quello visto nelle vittoriose trasferte di Salerno e Palermo, potrebbe consentire al Foggia di sfruttare possibili spazi per i movimenti di Deli, Nicastro e Mazzeo. Un atteggiamento più “garibaldino” potrebbe invece prestare il fianco alle pericolose ripartenze dei ducali che, in particolare con gli esterni e nell’uno contro uno, potrebbero risultare letali.

Con l’auspicio che sia una festa di sport e che a differenza di Perugia non ci sia un direttore di gara a rovinare tutto, citiamo una bellissima iniziativa della società di casa, che all’intervallo permetterà alla locale squadra di diversamente abili di salutare il numeroso pubblico presente sugli spalti. Un’occasione unica per ricevere anche l’applauso di un settore ospiti colmo come non si vedeva da tempo!