Attenti a quei due! Kupisz e Laribi
Portato in Italia nella stagione 2013/2014 dall’attuale ds rossonero Luca Nember, Tomasz Kupisz esordì in Serie A con la maglia del Chievo Verona durante l’ultima giornata di quel campionato, quando la formazione veneta riuscì a superare l’Inter di Mazzarri con il risultato di 2-1. L’esterno offensivo destro classe 1990 ha poi trovato nella Serie B il campionato dove esprimere al meglio le proprie caratteristiche, arrivando a superare le 100 presenze in poco più di tre anni. E’ con i prestiti a Cittadella e Brescia che il 28enne polacco trova continuità, mettendosi in luce per velocità, abilità nell’offrire invitanti cross e assist, insieme ad una sufficiente vena realizzativa. Più anonima la parentesi dello scorso anno a Novara, che gli è comunque valsa la possibilità di essere ingaggiato a titolo definitivo dal Cesena. Sarà molto interessante seguire la lotta che instaurerà sulla fascia di competenza con Olli Kragl!
Più conosciuto dal pubblico foggiano è invece Karim Laribi, approdato giovanissimo in Capitanata dopo la trafila nelle giovanili dell’Inter e un buon campionato Primavera con la maglia del Palermo. Era l’estate del 2010, quella del ritorno di Zeman e, al pari dei suoi compagni di allora (Sau, Insigne, Romagnoli, Salamon, ecc.), naufragò miseramente in una stagione che molti di noi ricordano ancora come tra le più deludenti dell’ultimo decennio. Come i più “noti” giovani di belle speranze dai quali il boemo non seppe tirare fuori un senso di appartenenza alla maglia e alla storia rossonera, anche Laribi conquista subito palcoscenici più importanti, arrivando da lì a poco ad esordire in Serie B, Serie A e persino in Nazionale (Under 20 e 21 italiane, maggiore tunisina). Rispetto all’esperienza foggiana, con il passare degli anni ha guadagnato in maturità e, soprattutto, polivalenza in mezzo al campo. Può ricoprire diversi ruoli e recitare la parte del “guastatore” imprevedibile. Ritrovare lo “Zaccheria” potrebbe animare un senso di rivincita, che potrà renderlo smanioso di fare bene, al pari degli altri ex Chiricò e Fedele.
Attenzione ad abbassare la guardia allora! Come già dimostrato all’andata, le squadre di Castori non mollano mai e, seppur priva degli attaccanti Cacia e Jallow, la formazione romagnola ha tutte le carte in regola per guastare la festa ai rossoneri. Difensori fisici e alti, pericolosi sui calci piazzati (atavico problema per la retroguardia di Stroppa) e rapidi brevilinei come il promettente baby Dalmonte, possono essere ulteriori jolly a disposizione di un Cesena bisognoso di punti.
Fonte foto: Cesena Calcio