B-Movie / Le tante storie della B, tra l’ira di Tacopina, Tutino come Iemmello e le “amicizie” di Cassano
Le insidie, dietro ogni angolo: è questa la peculiarità che, da sempre, rende affascinante il torneo di serie B. Prendiamo il 6° turno: nessuna delle prime sette centra i tre punti. Verona e Benevento perdono male e meritatamente a Salerno e contro il Foggia. Il Pescara dilapida due gol di vantaggio a Padova nei minuti di recupero. Lecce e Cittadella invece si annullano, con i veneti, 1 punto nelle ultime 3 partite, decisamente contrariati : parole al fiele contro gli arbitraggi e un altro rigore, a dire dei granata negato, contestato anche in Salento.
L’effetto è una classifica che si accorcia, anche se in coda non corre nessuna. A parte, si capisce, il Foggia. Che, senza penalizzazione, sarebbe sesta, con 2 punti in più, tanto per dire, del tanto celebrato Crotone. Per i rossoneri, il terzo attacco del torneo alle spalle delle stesse Verona e Benevento ma, attenzione, anche la seconda peggior difesa dopo il solo Carpi.
Alcune piazze, intanto, cominciano a scaldarsi: durissime le parole di Joe Tacopina contro il suo Venezia, a suo dire la squadra che lo ha deluso di più nei 9 anni in Italia. Lagunari spediti in ritiro punitivo, con il tecnico Vecchi, criticatissimo dalla pur non proprio opprimente tifoseria di casa, che, ormai è chiaro, si gioca molto contro il Perugia, in uno scontro complicato per entrambe le panchine: critiche anche in Umbria per Nesta, reduce da un sofferto pareggio a Cosenza, in cui il gioco ha latitato, specie da parte dei grifoni.
Le tante storie della B: un altro incrocio, quello fra Carpi e lo stesso Cosenza, fa emergere quella di Gennaro Tutino, il gioiellino dei silani, di proprietà del Napoli, protagonista di un “gran rifiuto” proprio a Carpi, questa estate: il ds partenopeo Giuntoli, ex carpigiano, dopo la promozione insperata conquistata da protagonista in Calabria, lo aveva destinato in prestito agli emiliani; un prestito durato 10 giorni: troppo forte la nostalgia di Cosenza, per il fantasista napoletano. Una storia che ci ricorda quella di Iemmello dopo il fugace passaggio a Lanciano, 3 estati fa, quando il bomber calabrese fece di tutto per tornare nella sua Foggia.
E infine, per la serie “chi non muore si rivede”, riecco Antonio Cassano: nonostante non giochi da una vita, Berlusconi e Galliani lo vogliono al Monza… ma al quotidiano ligure Secolo XIX l’ex reuccio di Barivecchia confida: “Tornerei a giocare solo all’Entella del mio amico Gozzi, in B o in C, non fa differenza”. Insomma, dimmi con chi vai, ti dirò chi sei. Peccato che, l’Entella, entrato nel tunnel dei ricorsi e delle sospensive, attualmente non giochi né in B e né in C. Con buona pace dello stesso Gozzi, nel frattempo ormai divenuto l’uomo più intervistato al mondo.
Buon calcio a tutti!
Giancarlo Pugliese
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