B-Movie/ In tre per sognare la A diretta… e in quattro per scacciare l’incubo della C!

Sono rimaste in 3. Una lunga corsa ad eliminazione ha ormai confinato a Brescia, Lecce e Palermo la lotta per la promozione diretta. Fuori dai giochi tutte le altre: con la sconfitta casalinga contro i siciliani ha mollato anche il Benevento, mentre era ormai scritto lo stesso epilogo anche per Pescara ed Hellas, accomunate da un’assoluta mancanza di continuità.

A condurre la danza è sempre il Brescia: l’ex centrale rossonero Simone Romagnoli trova all’Ardenza in zona-Cesarini un gol mostruosamente importante, facendoci peraltro anche un favore. La sua scivolata vincente all’89’ minuto consente alle rondinelle l’allungo, forse decisivo, sulle dirette avversarie. Col +4 sulla terza e 3 gare in casa da giocare, i lombardi saranno artefici del proprio destino.

Non molla il Lecce, ormai una macchina da gol in grado di calare il poker anche senza il bomber La Mantia. I salentini hanno però una partita in meno da giocare, controbilanciata dal big match casalingo proprio contro la capolista. L’ottimo Liverani, a un passo dall’impresa, non si farà certo distrarre dalle sirene di Lazio e Fiorentina, ma a Perugia, dove dovrà reinventare la propria difesa falcidiata dalle assenze, non bisognerà sbagliare nulla. Perchè il Palermo ,tenuto in piedi al Santa Colomba dalle parate di Brignoli e dal raddoppio di Puscas, entrambi ex sanniti, è sempre lì, a -1, con un calendario che sulla carta potrebbe permettere ai rosanero anche il percorso netto. Sullo sfondo, la trattativa con il fondo americano York Capital, che potrebbe fungere da cinghia di trasmissione per il rush finale.

Per le altre 6, dallo stesso Benevento fino al Perugia, sarà come fare il gioco delle sedie, visto che i posti utili sono 5. Solo il Pescara ha una gara in meno da giocare, ma probabilmente la differenza la faranno le maggiori o minori motivazioni delle residue avversarie in calendario. Sabato scorso ne ha evidentemente trovata una particolarmente accanita il Cittadella: fatto sta che all’Arechi di Salerno la difesa meno battuta del torneo ne ha prese 4 da uno degli attacchi più anemici, tirando così fuori dal pantano anche i granata. Scherzi di fine stagione.

E se in cima sono in 3 a lottare per la A, in basso sono rimaste in 4 a contendersi l’ultimo posto disponibile al riparo dai playout. Non vince infatti il Crotone, salvando di fatto la Cremonese; perde ancora il Livorno, anche se con l’onore delle armi, e sono 4 consecutive; soprattutto, perde il Foggia, contro un Venezia che non vinceva da 10 turni e che lo fa senza un solo tiro in porta, rigore a parte. I satanelli lasciano in laguna la fetta più grossa di salvezza diretta. Ma non c’è tempo per ripensarci: la sera di Pasquetta occorrerà infatti badare ad accalappiare almeno un pezzo di playout, contro un Livorno che si giocherà, come già ribadito anche da Breda, la partita dell’anno.

L’obiettivo è ritornare almeno alla situazione di una settimana fa, riaprendo i conti con la Serenissima e, chissà, anche con i calabresi, che al prossimo giro restano ai box.

La serie B ti dà sempre una seconda opportunità. Guai, però, ad abusarne!

Giancarlo Pugliese

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