B-Movie/ Zamparini e Cellino,sfida infinita; i dubbi di Pescara; i neologismi di Carpi

Ridendo e scherzando, un settimo dell’intero torneo è andato già in archivio. Ma la B è un campionato tradizionalmente indecifrabile nelle sue battute iniziali, e quella di quest’anno non fa eccezioni. Poche le conferme: il Verona, solido e concreto, e l’impetuoso Benevento che attende il Foggia domenica. E’ rientrato nei ranghi invece il Cittadella dopo le due sconfitte di seguito, (contestata quella contro i sanniti per un rigore negato). Si è bloccato anche il Crotone di Stroppa, doppia debàcle anche per i calabresi, contro un Pescara in rampa di lancio. Squadra pragmatica quella abruzzese, ma, a chi ha visto la gara contro il Foggia, questo secondo posto non può non suscitare qualche dubbio: pensando ai 3 punti buttati via dai rossoneri all’Adriatico, infatti, o al Delfino sta andando tutto fin troppo bene, oppure, forse, la prestazione dei satanelli è stata un po’ sottovalutata.

Colantuono e il suo secondo Beni

In coda, Venezia, Cosenza e Livorno sono apparse finora una spanna sotto le altre, ma anche il Padova visto a Foggia e l’enigmatico Perugia, di un Nesta-personaggio sempre più in cerca di autore, sembrano destinate a dover soffrire. Colantuono a Salerno non trova ancora la quadra e c’è già un caso Di Gennaro: il gioiellino laziale finora incide poco.

Il presidente del Brescia Cellino

A Palermo intanto Zamparini subito provvede a riacchiappare Cellino nel tradizionale testa a testa a chi esonera di più: a Tedino è bastato perdere una sola partita, e proprio a Brescia, per ottenere l’ennesimo benservito. Ritorna Stellone: voi dite che la giostrina fra i due sia finita qui? Non pensiamo proprio.

Fabrizio Castori

Facciamo una confessione: abbiamo un debole per Fabrizio Castori e il suo calcio all’italiana 2.0, fatto di agonismo, scaltrezza e intelligenza. Torna a Carpi, 0 punti in un mese, e ne fa 4 in 3 giorni. Fra gli addetti ai lavori è nato un neologismo: “castorizzare”. Che significa, sostanzialmente, prendere una squadra derelitta e trasformarla in una banda di indomiti guerriglieri. E la vittoria di Perugia, che riporta nella bassa emiliana i 3 punti che mancavano addirittura da marzo, ne è stato un esempio mirabile.

Quando l’esperienza – e il carattere – fanno la differenza.

Giancarlo Pugliese

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