C’entra sempre il Foggia! Bari, Venezia e…Criscitiello tirano in mezzo il club rossonero

E’ ormai ufficialmente partito lo “sparo al piccione”. Dopo le dichiarazioni del Presidente della Pro Vercelli Secondo di cui parlavamo la scorsa settimana, ecco immancabilmente quelle di Bari e Venezia, che tirano in ballo il Foggia nonostante la posizione in classifica dei rossoneri non vada a tangere minimanente i loro interessi di squadre.

Per il club barese, secondo quanto riportato stamane sulle pagine pugliesi della “Gazzetta dello Sport”, in attesa di un comunicato stampa ufficiale a proposito del rinvio dei play-off ha parlato ieri l’avv.Biga, membro del CdA biancorosso:

Saranno contenti i moralisti da strapazzo! si anticipa l’udienza, a furor di popolo giustizialista, senza che sia sopravvenuto alcun fatto nuovo. Vorrei ricordare che quando il Tribunale Federale ha rinviato l’udienza al 1° Giugno, era già a conoscenza che i playoff sarebbero partiti il 26 Maggio. (…) Il Bari avrà solo 24 ore per difendersi. E’ giusto così? Cosa pensa il Cittadella in proposito? C’è da capire, piuttosto, perchè i playout si giocheranno regolarmente con la questione “Foggia” ancora aperta

Insomma, secondo l’avv. Biga (peraltro secondo alcuni media un vero e proprio “collezionista di incarichi”, e anche di… polemiche) le due situazioni, quella del deferimento del Bari e quella (in realtà molto diversa) riguardante invece il Foggia Calcio, possono essere messe in parallelo e il rinvio dei playoff, dovuto all’avvio del procedimento a carico del club barese, non sarebbe giustificato visto che altrettanto non è stato fatto per i playout! Come si dice a Foggia: “Zomb’u cetrùre”… 

Piccolo memo, magari senza importanza: nel CdA barese siede anche,il noto penalista foggiano Raul Pellegrini (già legale di fiducia e attualmente vice dell’A.D. e patròn del Bari Giancaspro), avvocato anche di Massimo Curci nel noto procedimento che interessa il commercialista di Carapelle…

A quello che ormai sta diventando un vero e proprio coro, non poteva non unirsi il patròn dell’Unione Venezia, Joe Tacopina, che senza alcuna ragione apparente connessa al suo club interviene anch’egli a gamba tesa sul deferimento alla società rossonera. Come riportato dal portale Tuttomercatoweb.comcom, infatti, l’impresario canadese, sempre a proposito del rinvio dei playoff promozione della serie B e della possibile ridefinizione della griglia, così si esprime:

Il calcio italiano è il peggior nemico di se stesso, sapere che una partita di campionato viene posticipata a due giorni dal suo svolgimento. Cosa possono pensare i tifosi asiatici e nordamericani (ma quali?? ndr) che si stanno organizzando per venire al Penzo. Penso che si stia consumando un vero dramma nel calcio italiano.  (…) Questa cosa danneggia tutti i club, se devo spendere soldi che non ho questo non è accettabile. Noi abbiamo speso quasi 13 milioni quest’anno, la metà sono tasse e contributi. Bari e Foggia sono in attesa di essere giudicati, se condannati determinerebbero un’alterazione della concorrenza. Non è onesto nei confronti di chi ha fatto le cose correttamente. 

Anche qui: cosa c’entra il Foggia con il rinvio dei playoff?

Non poteva ovviamente mancare alla fiera delle amenità anche l’editoriale, dal molto evocativo titolo “Comunque vada sarà un pasticcio: playoff e playout, 2 pesi e 2 misure” a firma di Ivan Cardia, dello stesso sito Tuttomercato.web diretto dal noto giornalista Criscitiello, grande esperto in battaglie rigorosamente selezionate ad hoc. Ecco cosa scrive Cardia:

La Serie B rinvia i playoff, unica conseguenza logica a una decisione discutibile. Perché, se le richieste dei veneti sono più che comprensibili dal punto di vista sportivo, sotto quello giuridico si tratta di una forzatura del regolamento. Che, soprattutto, rischia di far saltare il banco: in caso di condanna del Bari, sarà inevitabile dare ai biancorossi il tempo di impugnare la decisione. Un codazzo lungo di una stagione lunghissima, che non a caso, da Zamparini a Tacopina, fa infuriare i coinvolti, anche in via indiretta.  

Il vero paradosso, però, arriva dal basso. E se ne parla davvero troppo poco. Il Bari va infatti a giudizio per un deferimento datato 11 maggio. Quattro giorni dopo, la Procura FIGC ha deferito per responsabilità diretta ed oggettiva, anche il Foggia e 37 soggetti tra dirigenti, calciatori, tecnici e figure dello staff tecnico. Una situazione molto più intricata e dai tempi più lunghi rispetto a quelli necessari per risolvere la matassa Bari. Ma all’inizio, la soluzione temporale era stata la stessa: la penalizzazione (eventuale, ma molto probabile per i rossoneri) sarebbe ricaduta sul prossimo campionato. Sia per il Bari che per il Foggia.

Poi, il caos mediatico, sollevato in buona sostanza per decidere chi dovesse arrivare sesto e chi settimo (il Bari non rischia più di due punti, il Perugia ottavo è a -7 dalla squadra di Grosso). Nulla di simile, invece, è successo nelle parti bassi della classifica. Dove, come il Cittadella, potrebbe dolersi per esempio il Novara: la penalizzazione del Foggia è da verificare e quantificare, ma potrebbe essere molto pesante. Tale da poter stravolgere il campionato dei dauni. Rimarrà solo teoria, perché per il Foggia i tempi rimarranno lunghi, con buona pace di chi è retrocesso o lotta per non farlo. Morale? La giustizia sportiva va aspettata per i playoff. Dei playout non importa, e neanche se ne parli.

Immaginiamo come la deontologia che appartiene alla categoria giornalistica ci debba far classificare come meramente incidentale il fatto che venga menzionato proprio il Novara, società della famiglia De Salvo, con cui Criscitiello ha legami affettivi (sposato con Paola De Salvo) e di business (la Folgore Caratese è una sorta di Novara “B” le cui redini sono state consegnate al giornalista campano proprio dagli stessi De Salvo).

A questo punto, anche se parrebbe perfettamente inutile, qualcuno dovrebbe ricordare agli interessati come le due vicende, quella del Bari e quella del Foggia, abbiano risvolti molti diversi (come diversi sono gli addebiti contestati) e siano destinate a due differenti iter: quello del Foggia (perfino il sito di Criscitiello non può fare a meno di farlo presente), per la sua specificità, avrà un decorso che può profilarsi (considerando l’ipotesi di vari gradi di giudizio) anche sensibilmente lungo. E ovviamente, cosa che differenzia ulteriormente la vicenda da quella del club barese, non è affatto possibile preventivare al momento, neppure per mera supposizione, una condanna e penalizzazione talmente pesante da poter implicare un qualsivoglia teorico stravolgimento di classifica in chiave-salvezza.

Ma tant’è. Per questi signori la logica è, probabilmente, un puro esercizio retorico.

Giancarlo Pugliese