….COM’E’ TRISTE VENEZIA
Alla vigilia si puntava alla svolta, condita dai tanti proclami dei diretti interessati (si è stufi delle chiacchiere), si pregustava un trittico di partite, le successive 3 in cui avremmo dovuto fare il “pieno”, ed invece ci ritroviamo a commentare un punto guadagnato e con fatica. Lunedì la prestazione del Foggia l’ha fatta comprendere per bene il Venezia, squadra organizzata capace di soffrire per una parte del primo tempo e determinata a dare il colpo finale nella ripresa, permettendosi il lusso di buttare nella mischia un attaccante del livello di Litteri per agguantare l’intera posta in palio, sostenuti tra l’altro da una condizione fisica invidiabile. Riguardo noi rileviamo le poche cose positive, le prestazioni di Bizzarri, Ranieri e Iemmello. Su quelle negative ci metterei tutto il resto della truppa, ma per favore non chiedetemi di Carraro in particolare. La sensazione avuta contro i lagunari è stata di estrema confusione, di mancanza di gioco (non è una novità) per trequarti di partita e di condizione fisica pietosa. La sensazione è che Grassadonia abbia voluto accontentare la piazza, ma se continui a mettere Galano trequartista, Iemmello esterno, se la costruzione è affidata solo ai difensori, se Martinelli deve spingere sulla fascia (???), se Carraro non ci fa giocare in 10, ma è semplicemente dannoso, se non fai riprendere uno come Camporese (ultimamente irriconoscibile), e tanto altro, si comprende il tutto. E non mi si parli delle assenze. Le colpe? Premesso che non mi sentivo rappresentato da chi auspicava una debacle per poter spodestare Grassadonia, ma ormai è chiaro che abbiamo il capro espiatorio di questo momentaccio. Ora sul mister tocca a chi di dovere prendere le dovute decisioni (le mancanze si son viste tutte e dall’inizio del torneo), ma siamo sicuri che con un’altro allenatore tutto fila liscio? Certo su Grassadonia abbiamo detto, ma mi dite del preparatore atletico? Continuando, la squadra chi l’ha fatta, chi ha insistito per un certo tipo di schemi, chi siede in panca insieme al mister? Ecco, io sarò sempre grato a Nember, ma sarebbe anche il caso che il nostro Ds si guardasse allo specchio e si assuma qualche responsabilità circa la situazione attuale. Poi ci sono i calciatori, coloro che poi di fatto determinano il tutto. Ma siamo sicuri che oggi come oggi lo spogliatoio sia come una famiglia? Se ne sentono di ogni, tra infortuni veri o presunti, litigi e malcontenti. Ma soprattutto, stanno dando in campo tutto ciò che sarebbe nelle loro possibilità? O in alternativa, non è che siano stati sopravvalutati? Tornando al mister ribadisco che l’esonero rappresenta una semplificazione nel risolvere il problema (e ciò vale in generale nel mondo del calcio), ma sta di fatto che se lo sta “guadagnando”, ed oggi come oggi fanno ridere i soliti propositi bellicosi per la prossima partita (per ciò che abbiamo visto a Livorno le prendiamo e basta). Sta di fatto che comunque Grassadonia (con l’avallo o meno di Nember) ha snaturato le caratteristiche di diversi giocatori proponendo mancanza di gioco, lentezza nelle trame, se non irritazione pari solo alle telecronache di Dazn. Riguardo l’ambiente, nel suo complesso, vediamo di non sfasciare tutto. La situazione di classifica è tutt’altro che compromessa, ma è giunta ormai l’ora di risalire la corrente ed iniziare finalmente ad apprezzare una squadra degna di dare anche un briciolo di spettacolo. Oggi come oggi è più avvincente un documentario sulla riproduzione delle api. F.f.
Rino La Forgia
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