Cosa c’è D nuovo / I pericoli della serie D: ora è rischioso anche applaudire

Giornata calda, in tutti i sensi, l’ultima di serie D. Non solo per le temperature ancora estive di questo Settembre.

Hanno purtroppo tenuto banco gli incidenti avvenuti a Nocera Inferiore. Gli agguati degli ultrà locali alla carovana dei tifosi foggiani ricordano tristemente episodi avvenuti 7 anni fa, nella precedente esperienza del club rossonero in serie D. Come ad esempio i disordini avvenuti a Napoli, in occasione della gara dei rossoneri contro il Ctl Campania. In una categoria  alla periferia del calcio italiano, dove forse la soglia d’attenzione, in termini di ordine pubblico, non è pari a quelle dei campionati superiori, si pone però una responsabilità morale: parliamo della Lega Nazionale Dilettanti e della questione dei gironi, la cui criticità si è purtroppo ancora una volta dimostrata.

Ma è stata una giornata calda non solo fuori dagli stadi. Nel girone I le botte sono infatti volate anche in mezzo al campo: è avvenuto al Partenio di Avellino, dove il San Tommaso, seconda squadra del capoluogo irpino, affrontava un’altra nobile decaduta, l’ ACR Messina.  A darsele di santa ragione sono stati in questo caso giocatori e tecnici delle due squadre. Il tutto, nato peraltro da un equivoco: i calciatori campani infatti avevano applaudito i sostenitori ospiti, in nome di un antico gemellaggio tra avellinesi e peloritani; tanto antico da non essere evidentemente ricordato dai giocatori messinesi, che, pensando invece ad un affronto verso i propri tifosi, hanno chiesto vivacemente conto ai colleghi del team locale. A farne le spese, il tecnico locale Liquidato, finito in ospedale a seguito di alcune ferite riportate. Non prima però, almeno stando a quanto sostiene il club messinese, di aver assestato una bella testata all’attaccante avversario Siclari.

Insomma, in serie D è rischioso anche applaudire.

Sono calde, anzi bollenti, anche le panchine: fra tutti i 9 gironi ne sono saltate già 7. L’ultima, proprio quella del Messina, con l’esonero di Michele Cazzarò dopo il tremendo avvio di 3 sconfitte su 3.  L’ex Taranto è in buona compagnia: altro esonero illustre è quello dell’ex Padova Matteo Centurioni: passato dalla B alla D in 2 mesi e già sostituito dalla matricola veneta Luparense, nonostante lo score non proprio negativo di 4 punti in altrettanti gare. Un esonero non esattamente comprensibile, visti i risultati: ma la serie D è sempre piena di sorprese.

Giancarlo Pugliese

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[Foto “di copertina”: il tecnico del San Tommaso Stefano Liquidato]