Cristian Agnelli, un “piccolo grande uomo”
Vuoi essere un grande?
Comincia con l’essere piccolo.
Vuoi erigere un edificio che arrivi fino al cielo?
Costruisci prima le fondamenta dell’umiltà.
(Sant’Agostino)
Quando si vince al 95′ in una partita come quella di ieri, dopo essere stati in svantaggio e con una rimonta che sa dell’incredibile, è facile pensare e scrivere del migliore in campo indicando il nome di chi ha messo quella “stramaledetta” palla in rete, ovvero in Fabio Mazzeo, magico eroe della serata di ieri allo Zaccheria. Ma invece andiamo oltre e non commentiamo la cronaca del match di ieri, non indichiamo le pagelle di chi ci ha dato questa grande gioia sportiva, dedicando queste poche righe ad un calciatore foggiano di nascita e di cuore, a colui che qualche anno fa rinunciò ad i suoi sogni di grandezza per approdare verso altre sponde calcistiche certamente di maggior spessore rispetto ad un “povero” Foggia che ripartiva dai dilettanti della Serie D, ad un “piccolo grande uomo” di nome Cristian Agnelli, piccolo solo di statura ma grande di cuore.
La prova principale della vera grandezza di un uomo consiste nella percezione della propria piccolezza (Arthur Conan Doyle). Il migliore in campo sul terreno di gioco dello Zaccheria é Cristian Agnelli. Il migliore in campo nella vita di tutti i giorni fuori dallo Zac è ancora e sempre lui, Cristian Agnelli.
Un goal realizzato saltando e colpendo la palla di testa per un “piccolo di statura” come Cristian, un altro lanciando una palla che allungata dal “guerriero” Tonucci giungeva sui piedi di Fabio Mazzeo per la rete della vittoria, un muro eretto in difesa ad evitare un’altra rete di un calciatore cesenate, un gran tiro salvato con una grossa parata dal portiere bianconero e tanto ma tanto cuore con 95′ corsi senza mai fermarsi ed i calciatori cesenati che magari stanotte sogneranno l’eterna presenza di Cristian ovunque. Facile ora tessere le lodi del Capitano di 201 presenze con la maglia rossonera indosso, troppo facile, gente dello Zac, Cristian Agnelli è dapprima un “piccolo grande uomo” e dopo un calciatore che prende a calci e lo fa certamente bene, una sfera riempita da aria compressa. Lui che viene da una “tragedia familiare” da bambino, lui che non sa dire mai no a chiunque gli chiede qualcosa, una foto, due chiacchiere sempre sorridendo, un incontro per portare gioia magari a chi soffre, ecco che Cristian c’è sempre. Oggi giornata di riposo per i calciatori, dopo la “faticaccia” di ieri sera sarebbe stato magari giusto e normale riposare e dedicarsi ad altri impegni ma e non me ne vogliano gli altri satanelli, Cristian rimane un “grande uomo”, per cui stamane alzataccia e partenza per San Giovanni Rotondo, in una speciale giornata, da Papa Francesco insieme a migliaia di pellegrini, con i tanti che hanno fede ed amore per gli altri, in particolare per chi soffre e non ha la stessa sua e di altri fortuna. Abbiamo voluto pubblicare non una foto da calciatore ma quella di “un piccolo grande uomo” in mezzo ad i tanti giovani presenti come lui davanti al Sagrato di San Giovanni Rotondo per accogliere Papa Francesco. Grazie Cristian, “piccolo grande uomo”!
P.S.: Un grazie a Giovanni Capillo per la splendida foto che ci ha regalato