Cronache da Ronzone/ E’ arrivata la pioggia (e i tifosi del Friuli); che giocatore Jaiteh!
Al quinto giorno di lavoro è arrivata infine la pioggia, annunciata già da qualche giorno. La perturbazione proveniente da ovest ha investito in tarda mattinata l‘Alta Val di Non, inducendo qualche tifoso incautamente avventuratosi in bicicletta per i campi coi propri bimbi a ritirarsi precipitosamente, e, più modestamente, i satanelli ad allenarsi sotto una fastidiosa pioggerellina. Ancora peggio il rovescio pomeridiano, che tuttavia non ha alterato i programmi di giornata, e neppure quelli dei tifosi arrivati oggi a Ronzone.
I TIFOSI DEL FRIULI – Sono infatti arrivati oggi pomeriggio i simpatici e appassionati tifosi del Friuli, ben noti a quanti hanno viaggiato quest’anno in trasferta per i bei momenti conviviali organizzati a margine delle gare del Foggia al nord, con tanto di gazebo e luculliani taglieri di salumi e formaggi friulani. Tifo e saluti, con tanto di megafono, a tecnici e giocatori e rumoroso sostegno al lavoro dei “nostri”, peraltro sempre concentrati”sul pezzo” e sulle esercitazioni di giornata. Queste ultime molto particolari, con un’impegnativa sessione di squat e, a seguire, la consueta partitella.
LA SORPRESA – In quest’ultima ha destato favorevole impressione l’ultimo arrivato, quel Bakary Jaiteh del cui arrivo a Ronzone parlavamo ieri. Il ragazzo gambiano, che si esprime solo in inglese, si è tuttavia subito inserito nel lavoro dei satanelli, mostrando doti atletiche e tecniche di tutto rispetto. Fisico molto simile a quello di Ciccio Deli, Jaiteh sembra replicarne anche alcune caratteristiche, in primo luogo la rapidità e l’attitudine agli inserimenti avanzati. Non c’è ancora alcun annuncio ufficiale, ma, come abbiamo scritto su queste colonne, sembra proprio che il prestito dalla Roma sia cosa fatta. Alcuni tifosi presenti, arrivati anch’essi oggi, si sono lasciati impressionare anche da Gori, che in effetti continua a mostrare ottimi colpi nel suo repertorio. Domani, infine, è atteso il neoacquisto (prestito) Carraro, di cui ci risultano ottime referenze da parte di Peppino Pavone.
PER IL RESTO – Ringrazio i tifosi che mi hanno scritto in questi giorni, a proposito di queste mie note a margine del ritiro rossonero. Qualcuno, in procinto di venire quassù nei prossimi giorni, ha apprezzato anche le divagazioni turistiche su questo splendido comprensorio che ospita la preparazione precampionato dei Satanelli , chiedendomi qualche ulteriore “dritta” sui luoghi da visitare. Ragazzi, che dirvi: c’è l’imbarazzo della scelta. Io e la mia famiglia abbiamo vissuto belle esperienze percorrendo i percorsi guidati dei canyon del Rio Sass e del Rio Novella; molto belle le escursioni ai laghi, davvero molti e molto suggestivi, come il Lago Smeraldo (presso Fondo) e il Lago di Tret (scarpinata in salita nel bosco, ma ne vale la pena); altrettanto belle la discesa alle cascate del Novella, sempre presso Tret, e la pedalata per i campi da Fondo a Cavareno; da non mancare assolutamente la visita al Santuario di San Romedio, splendido complesso ben tenuto da frati minori conventuali molto simpatici, inserito in una gola molto pittoresca e posto su un precipizio di 99 metri (c’è anche un orso, tradizionalmente ospite del santuario, per motivi connessi a una suggestiva leggenda legata al Santo eremita qui venerato); per chi ha figlioli avventurosi, può essere simpatica la gita al Soros Park, mentre, per chi ama la buona tavola e il buon vino, sono innumerevoli le iniziative e gli eventi di degustazione dei vari prodotti locali in tutti i paesi della zona.
Insomma, caro Foggia Calcio, hai fatto davvero un’ottima scelta! (e caro Ufficio Turistico dell’Alta Anaunia: almeno un calice di Groppello di Revò me lo devi! 😉
Domani non seguirò la squadra nella lontana Pergine Valsugana (un’ora di strada da qui), perciò vi rimando a domenica.
Desidero ringraziare gli amici Mario, Michela e Raffaele (il loro figliolo) per la simpatia, l’aiuto e il supporto a queste mie note. Buon viaggio ragazzi!
Da Ronzone, anche per oggi, è tutto!
Giancarlo Pugliese
(Foto dell’autore)