Foggia, a Francavilla non basta un’ora con l’uomo in più: la Virtus serra i ranghi e vince con merito. Decisivo Patierno

Ancora un passo indietro. E stavolta anche peggiore che col Picerno. Il 2023 si apre malissimo per il Foggia, che esce sconfitto da Francavilla (per la prima volta nella breve storia dei confronti tra i due club) dopo una prestazione molto deludente, caratterizzata da una continua fatica nel cercare soluzioni di gioco praticabili. Il tutto, nonostante oltre un’ora di superiorità numerica per l’espulsione (forse anche un po’ affrettata) dell’esterno destro Cisco.

LA PARTITA – Moduli a specchio per le due squadre, con la Virtus rimaneggiata dalla rivoluzione di mercato (via Miceli, Giorno, Perez ed Ekuban) e dalle assenze dell’infortunato Murilo e degli squalificati Minelli e Yakubiv (neoacquisto). Gallo, a sorpresa, manda subito in panchina l’ultimo arrivato Beretta e per il resto sceglie invece il turn over, certificando, senza troppi giri di valzer, che l’obiettivo stagionale del suo club è ormai la Coppa.
Pronti, via e all’8′ i padroni di casa sono già in vantaggio con un’azione esemplare per due motivi: il primo è la semplice e lineare combinazione dei biancocelesti con Cisco che trova Patierno a centro area libero di battere l’ex Nobile infilando a fil di palo; il secondo è perchè la disposizione della retroguardia rossonera (rivoluzionata dall’esordio di Kontek al centro tra Sciacca e Di Pasquale) è il preciso esempio di come non si debba lasciare solo un centravanti avversario nella propria area.

La gara dunque si complica subito per i satanelli. I virtussini pressano sul palleggio dei tre centrali foggiani, e sulle preventive hanno perlopiù la meglio sugli ospiti, mentre in fase di possesso puntano sull’innesco degli esterni che fanno incetta di vittorie nei duelli contro i dirimpettai. Il Foggia soffre l’assenza di Petermann, rimasto in panchina, e non può essere una sorpresa: Odjer non ne replica le geometrie confermando in maniera pleonastica l’assenza di un altro play in rosa, come peraltro assodato sin da questa estate. Davanti Peralta sembra avere le polveri bagnate dalla pioggia che si accanisce sulla Nuovarredo Arena mentre Ogunseye si libera dalla marcatura di Idda in un’unica occasione, al 20′, quando trova la correzione di testa da calcio d’angolo: l’under Avella è prontissimo a salvare. Per il Foggia non c’è altro nell’intera frazione, nonostante la benigna decisione dell’arbitro Catanoso che riscontra simulazione nello scontro spalla a spalla in area tra Cisco (già ammonito) e Odjer. E’ il 26′ e l’inerzia sembra ora spostarsi decisamente in favore dei rossoneri. Ma la Virtus non ci sta e dopo le accese proteste serra i ranghi in un ermetico 3-5-1. E’ ancora Avella a salvare sulla conclusione dalla breve distanza di Peralta, prima della chiusura del tempo.

LA RIPRESA – Gallo ha esaurito la pazienza e ancora una volta ridisegna i suoi fin dal calcio d’inizio della seconda frazione: dentro i titolari (Petermann, Schenetti e, 13′ dopo, anche Costa), dentro pure Beretta sin da subito; fuori, oltre a Odjer e Di Noia, anche un deludente Kontek. La trazione è ora anteriore ma gli effetti pochi: una conclusione dalla distanza di Peralta (sulla traversa), l’ennesimo colpo di testa di Ogunseye (idem); ma, nel mezzo tra le due occasioni rossonere, è anzi la Virtus a sfiorare il raddoppio con uno scatenato Patierno in diagonale. Beretta è impalpabile, mentre l’ex Bitonto riesce da solo a tenere impegnata tutta la terza linea rossonera e fare da play offensivo per i compagni (Nobile deve uscire sul suo assist per l’accorrente Tchetchoua): e all’81’ si costruisce praticamente da sè la più grossa occasione del match, con 70 metri di fuga in solitaria su cui il piedone di Nobile, nell’uno contro uno finale, è miracoloso. E’ praticamente la chiosa ad una gara in cui il Foggia perde preziose energie nervose in un assedio infruttuoso. Arcigna e compatta, a immagine e somiglianza del proprio allenatore Calabro, la Virtus porta a casa tre punti importantissimi, aggiungendo il Foggia, dopo il Bari lo scorso anno, all’elenco delle vittime illustri della propria ormai settennale esperienza in serie C. Per il clan rossonero, invece, non c’è tempo per riflettere ma solo per ricaricare al meglio le pile in vista dell’incontro di Coppa di mercoledì: appuntamento che, a quanto pare, diventa fondamentale per dare significato all’intera stagione.

Giancarlo Pugliese

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IL TABELLINO / VIRTUS FRANCAVILLA-FOGGIA 1-0

RETE: 8’ Patierno

VIRTUS FRANCAVILLA (3-5-2): Avella; Solcia, Idda, Caporale; Cisco, Tchetchoua (88′ Macca), Risolo, Di Marco (76′ Mastropiero), De Marino (76′ Carella); Cardoselli (60′ Pierno), Patierno. A disposizione: Milli, Romagnoli, Maiorino, Mastropietro, Pierno, Ejesi, Carella, Macca, Enyan. Allenatore: Calabro

FOGGIA (3-5-2): Nobile; Sciacca, Kontek (46′ Beretta), Di Pasquale; Garattoni, Frigerio, Odjer (46′ Schenetti), Di Noia (46′ Petermann), Nicolao (58′ Costa); Peralta, Ogunseye (87′ Peschetola). A disposizione: Illuzzi, Dalmasso, Rizzo, Schenetti, Beretta, Leo, Petermann, Costa, Peschetola, Iacoponi, Battimelli, Capogna, Rutjens. Allenatore: Gallo

ARBITRO: Luigi Catanoso di Reggio Calabria

AMMONITI: 14′ Cisco (VF), 33′ Solcia (VF), 39′ Di Noia (FG), 82′ Pierno (VF), 94′ Carella (VF)

ESPULSI: 27′ Cisco (VF)