Foggia Calcio perquisito dalla Finanza: il comunicato del club
La Guardia di Finanza fa visita al Foggia Calcio. Nell’ambito delle indagini che hanno condotto agli arresti dell’ex socio Massimo Curci e di Fedele Sannella, attualmente ai domiciliari.
Questa mattina i militari delle Fiamme Gialle hanno effettuato controlli e perquisizioni nella sede sociale e nelle abitazioni di soci e dirigenti, come il club di viale Ofanto ha confermato nel comunicato ufficiale apparso poco fa sul sito della società.
Foggia Calcio perquisito dalla Finanza: il comunicato ufficiale
Franco e Fedele Sannella, il presidente Lucio Fares, l’ad Roberto Pierre Jean Delli Santi, Nicola Curci – fratello di Massimo, ex socio – e persino il ds Luca Nember, arrivato a Foggia solo a novembre: sono questi i soggetti coinvolti nell’operazione che ha avuto luogo stamattina su disposizione della Procura di Foggia, attualmente titolare dell’indagine giudiziaria condotta dalla procuratrice aggiunta Francesca Pirrelli e dalle pm Paola Martino e Marina Gravina.
Le accuse di riciclaggio e autoriciclaggio a carico di Curci e Sannella riguardano il presunto impiego di capitali illeciti, che sarebbero stati utilizzati nel Foggia Calcio, provenienti da attività del clan Laudani, cosca di spicco della mafia catanese.
L’inchiesta è focalizzata in particolare su una cifra intorno ai 380mila euro, impiegata secondo l’accusa per il pagamento in nero di alcuni tesserati, quasi tutti ormai ex rossoneri.
Di seguito il testo integrale del lapidario comunicato emanato oggi dal Foggia Calcio attraverso la propria pagina web:
Il Foggia Calcio comunica che, nell’ambito di indagini avviate dalla Procura delle Repubblica di Foggia, questa mattina, militari della Guardia di Finanza hanno acquisito documentazione amministrativa. La Società ha dato ampia disponibilità nei confronti dell’autorità giudiziaria.
Una nota scarna, poche parole per dare pubblica notizia di una operazione sostanzialmente normale, parte integrante di una indagine come quella condotta sul Foggia Calcio.
La Guardia di Finanza ha poi acquisito documenti contabili anche nella sede della Tamma, società le cui quote di maggioranza appartengono ai fratelli Sannella.