Foggia-Catania, torna lo spettacolo allo Zaccheria
Finalmente ecco il calcio quello vero, niente più chiacchiere da bar e tifosi specializzati in diritto sportivo. Almeno per qualche ora si ritorna a fare sul serio e per entrambe le tifoserie stavolta si bada ai fatti. Conta la partita ed il risultato, anche se si tratta ancora di Coppa Italia. Catania ormai virtualmente ripescata in Serie B, Foggia con la sua partenza ad handicap per il prossimo torneo ferma a -8. Ecco lo stadio Pino Zaccheria che riapre i battenti con la tifoseria dei satanelli pronta ad invadere gli spalti. Saranno non meno di 8.000 i foggiani presenti, numeri non da poco, ricordando che si tratta di calcio estivo, di domenica di agosto e non di campionato. Ma si sa a Foggia si mangia “pane e pallone”. Tanta è l’attesa di vedere qualche volto nuovo in campo, anche se quelli veri, di “marca” devono ancora arrivare e tutti a Foggia sono in attesa di conoscerne i nomi da Luca Nember. Calcio d’inizio alle 20.45, con le telecamere della RAI pronte alla trasmissione in diretta su RAISPORT dell’evento. Rossoneri che ripartono in panchina da Gianluca Grassadonia, anche lui per la prima volta sotto gli occhi di tutti alllo Zac e che non disporranno, in particolare, di Cristian Agnelli, Alberto Gerbo, Fabio Mazzeo, Roberto Floriano (tutti sotto squalifica per i noti fatti legati a pagamenti in nero) e del neo acquisto Massimiliano Busellato, non ancora pronto. Sul fronte etneo scelte che appaiono obbligate per mister Sottil che dovrebbe insistere sull’utilizzo del 4-2-3-1 con Francesco Lodi alle spalle dell’unica punta Demiro Pozzebon (o Mattia Rossetti, ndr).
Ecco le probabili formazioni.
FOGGIA: (3-5-2): Bizzarri; Tonucci, Camporese, Loiacono; Zambelli, Carraro, Ramé, Deli, Kragl; Nicastro, Gori.A disp.: Noppert, Sarri, Cascione, Martinelli, Ranieri, Amabile, Rubin, Sicurella.
CATANIA (4-2-3-1): Pisseri; Caccetta, Blondett, Lovric, Marchese; Biagianti, Bucolo; Barisic, Lodi, Rossetti; Pozzebon. All. Sottil.
Arbitro: Illuzzi di Molfetta (assistenti Cipressa di Lecce e Mastrodonato di Molfetta, quarto uomo Meleleo di Casarano).