Il Foggia del doppio miracolo in attesa di quello più difficile. Servirebbero programmi e risorse economiche laddove la sola competenza ed anche fortuna non basterà più
Ancora un altro giorno è andato ma da via Gioberti nulla trapela. Tifosi in ansia ed un pò spazientiti in attesa della voce della Società, che non arriva, e che possa finalmente chiarire programmi, obiettivi e risorse economiche indispensabili per ottenerli. Chiunque guiderà la pattuglia rossonera avrà una grande responsabilità, alla luce del campionato che aspetta i satanelli. Una sorta di B2 con società dai nomi eclatanti e dalle ambizioni elevate, alcune in rampa di lancio provenienti da categorie inferiori ed altre viceversa impegnate a riprendere posto nei campionati che contano. Avellino, Bari, Campobasso? (promosso dalla Serie D), Casertana, Catania, Catanzaro, Cosenza (retrocesso dalla Serie B), Foggia, Juve Stabia, Acr Messina? (promosso dalla Serie D), Monopoli, Paganese, Palermo, Pescara (retrocesso dalla Serie B), Potenza, Taranto? (promosso dalla Serie D), Teramo, Turris, Vibonese e Virtus Francavilla. Che sia Maria Assunta Pintus, Davide Pelusi, Manolo Bucci, Francesco Di Silvio o Nicola Di Matteo , il tutto dovrà essere condito da grande coraggio e maestria calcistica oltre che da risorse economiche importanti che possano riportare il Foggia nei palcoscenici che contano. Anzi ci verrebbe da dire ma se in tanti (per ora almeno 4 imprenditori a quanto ci risulta) vogliono il Foggia per programmare un futuro ambizioso perchè non dividere onori ed oneri tra loro? In fondo questo è il segreto di più di qualche società sportiva importante non solo calcistica. Un esempio tra l’altro a noi vicino, il Lecce. Meditate gente…