Joaquin Jaime Domingo Dalmasso un talento alla corte di Zeman
Siamo al 24′ del primo tempo di Foggia – Palermo quando accade che Volpe si infortuna con tanti, terna arbitrale compresa, che (speriamo sia vero…) non si accorgono del portiere del Foggia “infortunato ed a terra” al centro dell’area piccola del Foggia. Il rosanero Brunori lascia partire un rasoterra che si insacca nella porta vuota ed incostudita degli avversari per segnare la rete del momentaneo pareggio del Palermo! Grandi polemiche perché l’azione non si era fermata nonostante Volpe fosse a terra per infortunio ma si sa al Foggia di questi tempi capita di tutto e di più… Ed ecco che accade quanto nessuno si aspettasse con 2 portieri quali Alastra e Volpe in rosa, entra un “certo” Joaquin Jaime Domingo Dalmasso, un ragazzino argentino di 21 anni che a Foggia arriva con tante speranze e con una bella storia di vita e di sport alle spalle. Lui non si lascia scappare l'”occasione della vita” ed alla fine per molti al termine della gara risulterà il migliore in campo. Sembra una favola ma proviamo a raccontare la storia di questo argentino di quasi 2 metri e per questo ci facciamo aiutare da mister Danilo Rufini, ex tecnico dell’Alto Tavoliere San Severo e più recentemente del Bisceglie nell’ultimo campionato in D. “Mister Rufini ci può raccontare qualcosa di questo ragazzo, sappiamo che lei lo conosce bene per averlo visto all’opera in quel di San Severo?” Rufini non si lascia chiedere altro e parte descrivendoci subito le caratteristiche del portiere argentino del Foggia che descriviamo di seguito. Joaquin Jaime Domingo Dalmasso arriva a San Severo nel dicembre del 2019 dove viene abbracciato ed adottato per tutto dal DG Ninni Cannella, il grandissimo Ninni, meravigliosa figura calcistica, uomo e professionista abile in tutto che a San Severo ha lasciato un ricordo indelebile per tutto quanto di grandioso fatto. Ninni purtroppo ci ha lasciato a causa della pandemia ma lui è sempre presente nel cuore di tanti sanseveresi e non che lo hanno conosciuto, amato da tantissimi in Regione e fuori regione. Ninni Cannella, tarantino di origine, era giornalista, fotografo professionista della Lega Pro, segretario di squadre di calcio quali il Taranto, il Matera ed a San Severo era colui che gestiva per ogni cosa il progetto calcistico della bella cittadina dell’alto tavoliere, un vero e proprio Direttore Generale. Ebbene Joaquin disputò 13 gare in Eccellenza risultando decisivo nella salvezza che il San Severo conquistò nelle ultime gare proprio grazie alle sue parate. In questo certamente contribuirono Ninni fuori dal campo ma anche Danilo Rufini con i tanti suggerimenti dati al ragazzo a volte anche sul campo. Ci dice Rufini di un ragazzo molto dotato atleticamente vuoi anche per la rilevante altezza di quasi due metri, ma con tanta determinazione, umiltà, voglia continua di migliorarsi e dotato di grande senso di autocritica, insomma tutte quelle doti che per Rufini lo porteranno certamente ad imporsi anche in campionati di categorie superiori. Joaquin Jaime Domingo Dalmasso è già pronto per spiccare il volo per categorie importanti. Piace talmente tanto al tecnico ex Bisceglie che lo stesso a gennaio prova a portarselo con lui in serie D ma il ragazzo molto garbatamente rifiuta, anche se con due altrettanto bravi portieri davanti a lui quali Alastra e Volpe, pronto a giocarsi le sue carte alla corte del miglior tecnico in questa categoria, un “certo” Zeman… Ci ricorda sempre mister Rufini come quando lo chiama un suo ex compagno di squadra nel Vittoria, Giancarlo Petrocco attuale preparatore dei portieri della squadra dell’Aquila per chiedergli notizie su di un altro portiere lui non esita un attimo e consiglia a Petrocco un altro portiere, Joaquin Jaime Domingo Dalmasso. Petrocco che si fida di Rufini accetta il consiglio di provare questo ragazzo argentino nella cittadina abruzzese. Ed ecco il grande Ninni Cannella che per ben tre giorni si accompagna al ragazzo ed al magazziniere del San Severo Felice Lufino in quel dell’Aquila per la prova che attende il giovanissimo portiere argentino. In estate il passaggio definitivo al club di mister Roberto Cappellacci. In 7 giornate disputate, l’argentino non incassa neppure una rete, mantenendo la porta inviolata per 630 minuti, trend difficile da imitare. Per far capire quanto il ragazzo si impone in questa sua avventura abruzzese riportiamo le parole del DS Luca Di Genova che lo presenta così: «Credo che ci si ritrova davanti un professionista vero e proprio per il modo che Joaquin ha di approcciarsi alla quotidianità del nostro calcio. Quello che mi stupisce di più è che sa sì sfruttare la sua altezza, ma si rivela deciso e freddissimo nelle singole giocate, giocando senza paura anche quando è insidiato da vicino dagli avversari. Perfetto per il modus operandi in campo di mister Cappellacci, parliamo di un ragazzo di grande prospettiva. Non credo di sbilanciarmi se dico che può ambire a categorie ben più alte, per quello che sta dimostrando lo merita a pieno».195 centimetri di altezza ed una corporatura invidiabile per tutti gli estremi difensori. Domingo Dalmasso fa della sua imponente statura uno dei punti di forza, ma non l’unico. Ottima ed indiscutibile abilità palla al piede, è uno di quei portieri adatti per chi vuol far girare la sfera tra tutti gli effettivi in campo partendo dal numero uno. Soprattutto, ha già fatto vedere di non farsi mai intimorire neppure dal pressing alto delle squadre avversarie. Agilità e presa alta sono già state dimostrate a pieno, ma colpisce l’impatto avuto a livello caratteriale con il massimo campionato regionale. Una guida vera e propria per i compagni, con una meticolosa cura di tutte le azioni avversarie e di tutti i movimenti (cit. abruzzocalciodilettanti.it). E torniamo ad ieri. Bravo Dalmasso, grande protagonista della bella vittoria contro i siciliani, ma ora viene il “bello”. Noi de “ilfoggia.com” faremo il tifo per te per tutte le gare a venire come tutta la Foggia calcistica che tanto ama questi colori. Di certo vederti, in modo quasi spregiudicato ed al limite dell’area di rigore, come una volta faceva un “certo” Mancini (scusateci dell’irriverente paragone) per rilanciare velocemente le azioni di ripartenza dei rossoneri ci ha fatto una certa impressione… Bravo Joaquin Jaime Domingo Dalmasso, ora tocca a te!
L.G.
foto by. Potito Chiummarulo