M’ARRECORDE D’U FOGGE – L’ARCHIVIO/Foggia, Avellino e il primo precedente: il 3 a 0 del ’48 nelle cronache dell’epoca

Salve a tutti. Due parole per presentare me e questa mia nuova rubrica: sono un cultore di “storia patria”, come scherzosamente definirei la storia del Foggia, e allora, attraverso di essa, vorrei ricordare un calcio forse migliore, certo più puro, per allontanare il pensiero cupo e deprimente dello Zaccheria deserto.

Ho pescato dal mio archivio e Vi propongo, allegata, la cronaca, tratta da ‘Il Messaggero‘, del primo Foggia – Avellino della storia (serie C, Girone D, 14.11.1948), sperando pure che sia di buon auspicio per sabato prossimo, visto che si tratta di una bella e rotonda vittoria per 3-0, su un Avellino per altro capolista e favorito (a fine campionato disputò col Catania lo spareggio per la serie B, poi fu retrocesso a tavolino per illecito sportivo… quella volta, evidentemente, non riuscirono a far “sparire” l’incartamento, oggi in DVD, con le prove a carico …).

L’articolo è firmato  Mario Taronna, il primo, autentico storico del calcio locale e testimone diretto dell’era pionieristica del Foggia, colui che coniò l’appellativo ‘Satanelli’. Da notare il minuto di silenzio (che all’epoca non si teneva prima del calcio d’inizio, ma interrompeva la partita) per la morte, avvenuta in settimana, del nostro grande concittadino Umberto Giordano. Una curiosità: per quel Foggia – Avellino è segnalata in cronaca, la presenza, fra le autorità, del Prefetto … una circostanza che non credo si ripeterà sabato …

Insomma, una vittoria tanto roboante quanto inaspettata. E allora, alla cronaca del Messaggero, aggiungerei uno stralcio di quella, inevitabilmente più appassionata, del cronista de ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’:

“L’Avellino, capolista imbattuta, circondata dall’aureola di “Torino del Sud” (ndr: sono gli anni del Grande Torino), è caduto su quel campo che pure pochi giorni prima aveva visto i padroni di casa arrancare alla ricerca di un risultato favorevole. I calciatori dell’Avellino erano venuti per studiare il Foggia, ed hanno assistito allo spettacolo pietoso dei rossoneri (ndr: si riferisce all’inopinata sconfitta interna con il Benevento per 3-4 nel recupero infrasettimanale dell’11 novembre). Uno e unico il loro commento: “Batteremo il Foggia con almeno 5 punti di scarto”. Tre giorni fanno presto a passare e in questo lasso di tempo i satanelli si preparavano alla partita contro l’illustre ospite. Ben si può parlare di trasformazione, quando si pensi al profondo mutamento realizzatosi nelle file foggiane dalla partita contro il Benevento. Eppure i satanelli sono scesi in una formazione rimaneggiata. Può ben chiamarsi questa la partita del cuore (…) Un blocco quello foggiano, in cui faceva spicco l’alta classe di Leonzio, oggi il migliore uomo in campo. L’Avellino non può imprecare alla cattiva sorte perché deve riconoscere la sua inferiorità tecnica odierna all’undici foggiano: dovrà convenire che il punteggio è esatto risultato dei valori in campo delle due squadre rispettivamente mancanti di Vignapiano l’una, di Ponzanibbio e Lanciaprima l’altra (ndr cioè il Foggia). L’arbitro è stato eccezionalmente ferreo e preciso”.

Potrà stupire il fatto che bisogna attendere il 1948 per assistere per la prima volta ad un Foggia – Avellino. Nonostante la vicinanza geografica, tra le due guerre, nulla, neppure un’amichevole. In effetti, le vicende calcistiche dei “lupi” sono fino allora di ben poca rilevanza (la serie B giunge per loro solo a metà degli anni settanta). Per completezza, bisogna dire che la prima volta dell’Avellino allo Zaccheria in partite ufficiali di campionato risale al 17.11.1946: Incedit (la squadra aziendale della cartiera) – Avellino 0-3 (Serie C).

Per ora, basta così. Cerchiamo di scrivere un’altra pagina di storia, magari un altro 3-0, sabato prossimo. Intanto, se interessa, mi diverto a tirare fuori dall’archivio il resoconto del primo Palermo – Foggia …

Walter Guarini