Dopo l’Ascoli a Foggia si sogna ad occhi aperti
“Il mondo è nelle mani di coloro che hanno il coraggio di sognare e di correre il rischio di vivere i propri sogni” (Paulo Coelho)
Ed a Foggia questa notte, dopo la gara ad oggi più bella di questo difficile e tribolato campionato di serie B più di qualcuno avrà sognato ad occhi aperti. “Le difficoltà rafforzano la mente, come la fatica rafforza il corpo” (Lucio Anneo Seneca).
Come affrontare le difficoltà? C’è chi le affronta buttandosi a capofitto, c’è chi tergiversa, c’è chi fugge. I foggiani preferiscono affrontare le difficoltà una alla volta, facendo tesoro di ciò che apprendono. Se si agisce con calma e senza farsi prendere dall’ansia del problema, la mente lavora proprio come se fosse in una palestra. Risolvere un problema, archiviare la soluzione, riconoscere lo stesso problema in un’altra occasione e applicare, magari con qualche modifica, la soluzione già adottata in precedenza, così come in una palestra affronteremmo un esercizio inspirando, espirando, flettendo, estendendo. A Foggia i tifosi sono abituati ed allenati a sostenere esercizi di questo tipo. Il “maestro” di questa arte foggiana è il tecnico dei satanelli Giovanni Stroppa. Chi meglio di lui ha saputo barcamenarsi in questo mare di difficoltà? Tanti gli ostacoli incontrati in 2 lunghi anni di lavoro che hanno visto l’ex calciatore ed ora tecnico del Foggia crescere a dismisura trascinando in questo percorso la sua truppa fatta di uomini veri e non di ciarlatani e composta non solo di calciatori ma anche di tanti attori sconosciuti al pubblico. Difficile come non mai combattere contro tutto e tutti, contro ombre e fantasmi, contro personalità ed atleti difficili da gestire ma che Giovannino Stroppa ha abbracciato e reso funzionali al suo modello di calcio. Possiamo dirlo, anche se lui da grande uomo quale è non lo ammetterà mai, Stroppa è il primo sognatore quando dopo aver ormai raggiunto il primo obiettivo di questa stagione ha affermato che attendono il Foggia ben 7 sfide da vincere e, aggiungiamo noi, per sognare quello che negli ultimi 20 e più anni sembrava irrealizzabile. In questa “formazione di sognatori” inseriamo da subito anche “un certo” Luca Nember, l’ultimo arrivato ma che in silenzio e con scelte azzeccate ha permesso che un sogno si trasformasse in realtà oltre ad i ragazzi che vanno in campo e che con l’equipe tecnica che li affianca stanno facendo cose bellissime dentro e fuori dal campo, uno su tutti Cristian Agnelli, assente ieri ma la vera “icona” di questo splendido gruppo. Volevamo lasciare alla fine di questa lista di “sognatori” la parte più bella e meritevole, quella che ci ha sempre creduto ovunque si giocasse, a 300-400 o 700 lunghi Km. di distanza, mai una distanza ha costituito ostacolo alla loro passione per questi colori, mai un giorno in cui si giocava, che fosse festivo o lavorativo, per loro non c’è mai ostacolo all’amore infinito per i satanelli, sono loro il Foggia e sono loro che meritano tutto quanto sta accadendo, contro tutto e tutti e mai nulla li fermerà: la tifoseria, quella invidiata ormai da tutti, la quarta in Italia! Che spettacolo ovunque essa sia!
“GRAZIE RAGAZZI FOGGIANI DI OGNI ETA’ E SESSO,SIETE UNICI FANTASTICI E SOGNATORI DI QUALCOSA CHE SE POI ARRIVI O NO, COMUNQUE VI DARA’ MERITO DEI VOSTRI GRANDI SACRIFICI, PERCHE’ VOI E SOLO VOI SIETE IL FOGGIA!”