Le strategie di Nember, il ritiro da organizzare, le magagne di Volpi: il Semaforo della settimana
Più che delle vicende sportive dei ragazzi di Stroppa, molto sfortunati nella sconfitta di Venezia, hanno tenuto banco, in questa settimana, le novità societarie. Sensazioni positive, in città, che accendono anche il nostro ….
… SEMAFORO VERDE: Luca Nember
Al ds rossonero diamo stavolta il verde pieno. La sua uscita in sala stampa infatti, subito seguita a ruota dalle parole di Stroppa, sembra aver centrato l’obiettivo. Quello di scuotere una situazione che rischiava di restare sospesa troppo a lungo, quando invece c’è una nuova stagione da pianificare. E con presupposti che, rischio penalizzazione a parte, sembrano interessanti. Finalmente c’è stato l’incontro con la proprietà. L’organizzazione del ritiro, la nomina di un nuovo manager in affiancamento al ds, il miglioramento delle strutture sportive ad Amendola: questi potrebbero essere i passi per avviare il progetto 2018-19. Alla base, il binomio sempre più stretto Stroppa-Nember. Che, attenzione, parte dal 3° posto conquistato nel girone di ritorno. Sempre sperando che la firma, tanto sospirata, arrivi subito. Magari lunedì.
SEMAFORO GIALLO: il ritiro
Ci sono cose che vanno pianificate per tempo. Specie se l’obiettivo è godere di strutture all’avanguardia, per mettere in cantiere nel migliore dei modi la nuova stagione. Si è parlato a più riprese del Trentino Alto Adige come sede preferita dallo staff tecnico. Ebbene, come sa chi va in montagna, se per una famiglia di 4 persone Maggio può essere già un mese un po’ “tardo” per prenotare presso la destinazione desiderata, figuriamoci se non lo è invece per la complessa organizzazione del ritiro di una squadra di calcio. Ci auguriamo perciò che la sede del ritiro venga quanto prima ufficializzata.
Anche perché, detto fra noi, vorremmo prenotare la vacanza anche noi. A buon intenditor…
SEMAFORO ROSSO : Gabriele Volpi
Mal comune non è affatto mezzo gaudio, almeno per come la pensiamo noi. Ma la notizia dell’indagine sul facoltoso patròn dello Spezia, uno dei maggiori imprenditori mondiali nella logistica petrolifera, non può non colpirci particolarmente. L’uomo d’affari ligure è indagato per autoriciclaggio di soldi dalla Svizzera, oltre che per evasione fiscale, in un’inchiesta che andava avanti da mesi e che potrebbe pesantemente coinvolgere le società sportive in mano a Volpi: tra queste, la plurititolata Pro Recco nella pallanuoto e, nel calcio, il croato Rijeka e lo Spezia. Si sussurra di cifre ingentissime (a differenza di quelle contestate al patròn Sannella). La bolla è ormai scoppiata ed è probabile che l’inchiesta della Procura comasca contribuisca a tenere Volpi, stimato come l’italiano più ricco residente in Africa, e che ormai da mesi vive tra Nigeria, Francia e Spagna, ulteriormente lontano dall’Italia. Insomma, un altro “caso isolato”? O forse si scorge ancora solo la “punta dell’iceberg” di un fenomeno che, da più parti, nel mondo del pallone di casa nostra, si sospetta assai diffuso.