L’opinione di Rino La Forgia: “Così non ci siamo”
Spiace non poter dedicarci a parlare della seconda vittoria consecutiva, in un campo tra l’altro ostico. Una formazione in lenta, ma continua crescita e con dei valori che man mano stanno uscendo fuori. Ma cosa vuoi parlare di calcio quando ormai per assistere ad una partita conviene passare prima dal notaio per il testamento.
Nocerina-Foggia è, infatti, la sintesi di uno sport ormai malato, che probabilmente non morirà mai, perchè come disse Zeman: “….finchè i ragazzini danno calci ad un pallone, sarò sempre innamorato di questo sport”. Ma sta di fatto che l’agonia è sempre più tangibile, basti vedere le presenze negli stadi e senza considerare gli abbonamenti in netto calo delle pay tv. Dicevamo di Nocera Inferiore e di tutto ciò che è successo fuori dal rettangolo di gioco. Tutti sapevamo che i campani ci aspettavano per darci il “benvenuto” ed io se avessi potuto decidere avrei vietato la trasferta ai tifosi foggiani (va bene seguire la propria squadra del cuore, ma a che condizione….?) E invece no. Allora capisci che, al di là degli episodi di violenza urbana, c’è qualcosa di strano a monte, nella stanza dei bottoni. Ma come, Nocera sì e ad esempio Fasano no, considerando che con quest’ultima non ci sono mai stati contrasti, probabilmente perchè forse non l’abbiamo mai incontrata? Fa bene Felleca a battere i pugni sul tavolo, fa bene a rinfacciare la cifra non trascurabile richiesta per l’iscrizione, fa bene a rinfacciare il fatto di essere stato sbattuto nel girone H che prevede più giornate di guerriglia urbana che incontri di calcio. Dopo la trasferta in terra campana si lanciano accuse da una parte all’altra, come una partita a tennis. Il tutto condito da testimonianze audio e video per poter dire….. sono stati loro ad iniziare. Io non mi cimento in questo gioco limitandomi a considerare che se una squadra porta in trasferta migliaia e migliaia di tifosi che si comportano civilmente e se poi aggiungo la testimonianza del presidente Felleca, beh ognuno può trarre riflessioni. E a mio avviso non mi sento neppure di additare eccessivamente le forze dell’ordine, alla fine parliamo di quarta serie e quindi organizzazione non al top. Ma i veri colpevoli sono coloro che continuano a volerci punire oltremisura per non sò quale motivo. Sta di fatto che la Lega Dilettanti, oltre ad ignorare gli auspici della dirigenza foggiana, ha completamente ignorato le indicazioni degli organi preposti a garantire la sicurezza. Tra l’altro come ignorare che Avellino e Bari siano stati inseriti, sempre per questione di ordine pubblico, in gironi diversi, come ignorare che sia pur per una questione geografica c’è stata l’esclusione del Foggia nel girone Marche-Abruzzo-Molise a beneficio del Fiuggi. Mah… Sarà pure che per avere una formazione altamente competitiva serve rimpolpare l’organico con qualche altro innesto di valore, ma se da lassù continuano a prenderci a calci nel di dietro, come fai? Ed a nulla è servito l’ennesimo messaggio alla Lega Nazionale Dilettanti, tanto la risposta è sempre la solita: “…..grazie di averci inviato un messaggio. Cerchiamo di rispondere il prima possibile”. E buona notte al secchio.F.F.
Rino La Forgia
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