L’opinione di Rino La Forgia: “Non ci siamo!”
L’ultima di campionato ha mostrato qualche passo indietro rispetto alle precedenti gare e direi che il pareggio può passare come un punto comunque utile. Uno di quei punti che alla fine del torneo potrebbero fare la differenza, perchè se proprio non riesci ad avere la meglio sull’avversario, bene accontentarsi.
Ma la prestazione del Foggia, specie nel primo tempo potrebbe essere stata comunque anche merito del Casarano, squadra messa bene in campo e dotata di ripartenze piuttosto velenose.
Molti dicono che il reparto forte dei rossoneri sia la difesa ed io non sono completamente d’accordo, poichè fa specie vedere attaccanti avversari diverse volte soli ed indisturbati a tu per tu col portiere. Poi certo, se hai una saracinesca tra i pali, riesci a mascherare certe lacune.
Non sono accuse le mie, piuttosto la considerazione che tutti i reparti devono ancora crescere.
Ora il calendario sulla CARTA prevede partite abbordabili utili per spiccare il volo, ma io sono contrario a questo modo di pensare, soprattutto considerando le sorprese che questo torneo sta evidenziando, con una classifica che non decolla, né in testa e né in coda.
Detto di Foggia-Casarano, in realtà avrei voluto esprimere dei pensieri già nel post partita di Coppa Italia, ma sinceramente a caldo avrei usato espressioni non certo oxfordiane. L’irritazione resta, e mi riferisco a ciò che è avvenuto sotto la curva. Un episodio su cui non entro nel merito limitandomi a pensare ad una ingenuità da parte di ragazzi che stanno facendo di tutto per farsi amare dalla propria gente, e mia convinzione che se anzichè cantare e battere le mani sul coro incriminato, gli ultrà avessero intonato canzoni di Gigi D’Alessio (con tutto il rispetto), beh i calciatori li avrebbero seguiti a ruota.
Ciò che invece indispettisce è l’enfasi che si è voluto dare all’episodio e soprattutto gli accostamenti a cose come la mafia. Signori qui non parliamo di giornalisti di Telecannuccia telecolor, bensì della rete principale di Stato, di un servizio pubblico, di un servizio finanziato da noi attraverso un canone. Perchè enfatizzare su un episodio del genere quando parliamo di serie D, a partita conclusa, quando non erano presenti neppure le stesse testate nazionali? A mio avviso il vero giornalista entra nel merito, si informa e non si basa su ciò che circola nel web. Caso contrario chiunque potrebbe fare del giornalismo, aggiungo inoltre che se i problemi in Italia fossero questi, ci metterei la firma.
Certo è indubbio che non ci abbiamo fatto una gran figura, ma allora perchè i riflettori non si sono accesi su un Savoia-Fasano, perchè non si accendono in altri campi ben più riconosciuti? E poi perchè da un’episodio (banale o meno che sia) che riguarda comunque il calcio si associ il tutto a questioni mafiose?
Sono molto irritato perchè c’è gente che non merita di essere additata in un certo modo, perchè c’è gente che quotidianamente si “sbatte”, specie chi vive fuori dalla nostra terra, nel vivere in modo dignitoso, nel dimostrare che certi problemi ci sono, che però si dissociano da una minoranza che non può buttare nel fango un’intero territorio, così come fanno certi addetti dell’informazione. Si è stufi di doversi giustificare alla ormai solita domanda: …ma che avete combinato a Foggia? A questi divulgatori di scoop rammento le eccellenze della nostra terra, a costoro solo in ordine di tempo rammento personaggi del calibro dell’attuale premier, tanto per capirci.
In ultimo rammento che Foggia tempo addietro era considerata l’università del calcio, ma i tempi evidentemente son cambiati. Ora Foggia è l’università del giornalismo, poichè basta interessarsi alla città dauna che prima o poi vedrai che lo scoop esce, così da regalarsi un’altro momento di notorietà. F.F.
Rino La Forgia
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