L’opinione di Rino La Forgia: “Pari di…rigore”

È iniziata con i festeggiamenti, con le coreografie della Nord intitolata al mai dimenticato Franco Mancini. Sarà solo un caso che nella circostanza proprio contro il Pescara ci si doveva scontrare? Comunque Auguri anche dalla Sud a cementare una sempre più auspicabile unione di tutti i settori dello stadio.
La partita ha detto di un Pescara che per i primi 10-15 minuti ha fatto la voce grossa con personalità, avendo dalla sua una formazione ormai collaudata, con buoni palleggiatori, oltre che mentalmente più libera (e nonostante i piagnistei della vigilia). Non ero preoccupato granché perché i nostri prima o poi avrebbero preso in mano le redini del gioco, e così è stato. Certo la nostra non è stata la partita che auspicavamo, ma i ragazzi ci hanno dato dentro, sia pur con tutti i limiti che sappiamo. Anche col Pescara infatti il centrocampo purtroppo non hanno reso secondo quelle che erano le aspettative. Sulle individualità nota a parte poi per Kragl che nel nuovo anno ha inciso pochissimo e la cosa spiace maledettamente. Sarà per la posizione in campo, sarà perchè non sarà al top. Noi lo aspettiamo perchè sappiamo ciò che può dare, anche dal punto di vista dell’attaccamento. Continuando, contro gli abruzzesi mi sarebbe piaciuto veder salire la squadra in modo armonico proprio come facevano quelli del Pescara. Mi è dispiaciuto un reparto avanzato a volte troppo isolato nelle ripartenze, ma in ogni caso, e forse andrò controcorrente, sono comunque soddisfatto delle prove di Galano (sempre in movimento) e Iemmello (più che trarre il massimo dalle poche occasioni, cosa dovrebbe fare? Senza scordare l’ennesimo legno). Riguardo quest’ultimo, peccato che i compagni spesso non notino i movimenti senza palla e la richiesta di lanci verticali. Prove soddisfacenti anche dal sempreverde Loiacono e Billong (quando l’attaccante lo incrociava, hai presente un frontale tra un tir ed una 500?). Peccato per il rigore, non so però quanti lo avrebbero assegnato e con quel metro di giudizio ci è andata pure di lusso se l’arbitro non ha dato un’altro a tempo scaduto. Ingenuo comunque Billong, così come ingenuo allo stesso tempo Iemmello quando nel primo tempo non si è lasciato cadere in un’azione, dopo un calcetto di un difensore, che ne ha compromesso l’agguantare la sfera quando ormai era a tu per tu con il portiere avversario. Che dire, leggo e sento molto scoramento ingiustificato, ma del resto qualcuno dimentica che l’obiettivo è la salvezza e se incontri Palermo e Pescara che risiedono nei quartieri nobili, devi prendere ciò che viene. E nonostante ciò il calcio dovrebbe anche insegnare che l’esito delle partite sono molto spesso frutto di episodi e dunque chiedo: tra Palermo e Pescara chi avrebbe più diritto a rammaricarsi? Non è però tempo di discutere su ciò che era e poteva essere o lasciarsi andare allo scoramento, è tempo di comprendere che siamo nel vivo della ‘guerra’ sportiva e bisogna combattere: ora viene il bello, e ci sarà da lottare, altrochè. Inoltre sono altri gli incontri da tenere sotto osservazione, poichè la classifica dice che il mini torneo per la salvezza parte attraverso gli scontri diretti. Vero che le partite diminuiscono di numero, ma sono anche sufficienti da stravolgere la classifica. Dunque a mio avviso i ragazzi devono essere sollecitati positivamente (e non fischiati come Agnelli. Vergognoso). Noi invece anzichè arrabbiarci, deprimerci o rammaricarci, spendiamo le energie a stare vicini alla squadra. Spendiamole, tanto per iniziare, nell’occupare i posti disponibili per Padova, ormai la testa è già lì. F.f.

Rino La Forgia 

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