L’opinione di Rino La Forgia: ‘Il Re ha bussato’

Eh già, Pietro Iemmello detto il re a Carpi ha bussato per ben due volte. Ma al di là delle reti che sono la logica conseguenza di tanti altri fattori, abbiamo rivisto il giocatore che tutti auspicavamo di ammirare. Il classico modo felpato di trattare la sfera, l’opportunismo, una condizione fisica ritrovata e soprattutto il cuore. Tutto quello che volevamo rivedere dopo un lungo periodo sfortunato in cui il ragazzo ha dovuto soffrire. Ma ora è tornato ai suoi livelli e ci sarà da divertirsi. Spiace piuttosto per la polemica accennata dallo stesso riguardante le voci di un suo possibile trasferimento, ma anche chi scrive, pur non dando eccessivo peso alle tante voci, spesso fantascientifiche di questo calciomercato, sobbalza quando solo sente nominare voci riguardanti il re, Kragl e altri pezzi pregiati a cui la maggior parte dei tifosi è legata. Riguardo poi Iemmello in realtà, pur essendo in prestito, sappiamo bene che, al di là dei giochi di mercato, il passato ha insegnato che lui fa valere eccome le proprie volontà, e questo lascerebbe sereni. Ma in ogni caso per il bene e la tranquillità di tutti, che passassero subito queste giornate di calciomercato, del resto a noi manca qualche pedina e niente più. Ma ciò che ha raccontato Carpi-Foggia non è ovviamente solo questo, e dunque andiamo per ordine. Ben consapevole dell’accoglienza di certi posti dell’Emilia mi son fatto scarrozzare dall’amico Antonello e con lui era tassativo gustare tagliatelle, tigelle e tutto il ben di Dio che possiamo immaginare. Ad attenderci un gruppo fantastico di tifosi rossoneri con cui è stato facilissimo entrare subito in sintonia come se ci conoscessimo da sempre, ma chi tifa Foggia non ha bisogno certo di presentazioni. Un pre-gara ,insomma, di quelli che vorremmo vivere ogni volta, senza poi considerare il benvenuto dei tifosi biancorossi emiliani a rendere la trasferta come una vera e propria scampagnata. Un’atmosfera bellissima, un qualcosa di quasi commovente. Ed il popolo rossonero ha gradito, eccome. E così che dopo due passi salutari siamo giunti alla stadio, non prima di aver notato dappertutto i colori rosso e neri. E così messe da parte le divagazioni (che vorremmo sempre raccontare), siamo entrati in clima partita. Una sfida vibrante, una partita che assolutamente non ha eliminato i difetti della nostra formazione, ma che ha proposto una squadra che sapeva ciò che voleva, dando addirittura l’impressione di divertirsi. Una partita portata avanti con sacrificio e del resto l’immagine di Boldor rende l’idea. Abbiamo sofferto sì, ma l’aria che si respirava era piena di positività e tutto il popolo rossonero l’ha intuito, portandolo a cantare in modo quasi ossessionante per tutto il corso della partita. Persino l’arbitro Pillitteri, che io temevo poichè lo stesso di Pescara-Foggia, così come allo stadio abruzzese decideva che forse assegnando un rigore ad una squadra, quest’ultima non solo sbagliasse il penalty, ma immediatamente dopo subisse anche la rete. E così è stato dopo il paratone di Noppert. Riguardo i reparti e le prestazioni dei singoli. Noppert è un ragazzo di valore, ma che dovrà crescere, che dovrà avere padronanza della lingua e soprattutto entrare nei meccanismi del gioco italiano, piuttosto che olandese. Boldor, nonostante qualche sbavatura, è riuscito a fornire una prestazione più che dignitosa. La difesa nel complesso è stata attenta contro gli ‘armadi’ avversari (alquanto falloso il lungagnone Vano), peccando semmai sulla gestione di alcuni palloni facili. Vita non semplice piuttosto contro il peperino Marsura (il migliore dei suoi). Il centrocampo: croce e delizia di quest’anno. Nonostante una gran giornata del nostro Agnelli, sono mancati coloro che facessero ripartire la nostra formazione in area avversaria (quanto ci mancano gli Agazzi e i Greco, almeno quest’ultimo è tornato alla base). Appunto, invece, per Ranieri: esprimesse personalità in fase di spinta, sarebbe più che una promessa. In avanti le note liete quando intuisci che il duo Iemmello-Mazzeo si cerca e questo garantisce dei margini di miglioramento notevoli (chi giudica un Mazzeo in ombra evidentemente non comprende il gran lavoro di Fabio). Spiacevole, inspiegabile è invece stata la prestazione di Galano, che nonostante si sia adoperato con estrema generosità, non è riuscito nei numeri di cui siamo a conoscenza. La speranza che trovi la giusta collocazione. Alla fine comunque a parte il sottoscritto, si respira aria di fiducia. Un’aria che spero cancelli definitivamente l’ormai settimanale sensazione da ultima spiaggia. Cosa che non fa star tranquilli, soprattutto nella testa dei calciatori che piuttosto devono scendere in campo con la testa leggera. Ed in ogni caso sono fiducioso per ciò che ho visto in campo, fiducioso perchè quando al termine della partita incroci un Padalino raggiante all’inverosimile, che mette in mostra un braccialetto rossonero, come un un qualsiasi tifoso della curva, allora capisci che siamo in buone mani. Per finire Foggia-Crotone. Mi piacerebbe accogliere Stroppa rammentando i risultati ottenuti dopo 19 anni, dopo di chè il Foggia nella testa. E sulla falsariga del pensiero espresso poc’anzi, non pretendiamo una vittoria a tutti i costi, rischiando di vanificare un trend positivo da poco iniziato. La vittoria sarebbe perfetta, ma l’importante sarà far muovere la classifica. F.f.

Rino La Forgia

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