L’opinione di Rino La Forgia: “Solido e concreto”

Onore alla piccola realtà potentina del Grumentum che attraverso il presidente ha reso omaggio ai colori rossoneri alla vigilia del match di Domenica scorsa nel catino dello Zaccheria. Presidente che nella circostanza più unica che rara per loro, ha voluto ricordare “zio Enzo”, figura rilevante della sia pur breve storia calcistica della società. E vien da dire che per fortuna il calcio vive ancora di certe emozioni, caso contrario sarebbe in gran parte business, giochi di potere e tanto altro sino a forme di razzismo di cui parla l’attualità.
A proposito di Balotelli e dei cori razzisti dei veronesi (goliardici o ironici dicono da quelle parti), mi chiedo se per caso 3.000 persone sugli spalti, nel caso specifico tifosi rossoneri al seguito in quel di Verona, valgono meno di un Balotelli in quanto a notizia o se l’informazione colpisce in modo mirato i deboli rispetto ai forti? Mah….
Venendo invece alle cose calcistiche di cui piace parlare, un Foggia solido e concreto è riuscito nell’intento di allungare la striscia positiva e nel mentre molti si ostinano a cercare la squadra da temere per la corsa al vertice, io mi limito ad essere soddisfatto già del fatto di essere nel gruppo di testa e magari sprintare quando ci sarà caldo, e non solo meteorologicamente parlando. Questo torneo infatti sta dicendo che non c’è al momento una schiacciassi e non lo è neppure la formazione rossonera (ci sono anche tutte le giustificazioni del caso già ampiamente citate), ma la speranza è che lo diventi attraverso alcuni, ma determinati acquisti, tali da certificare una forza superiore agli altri team.
A noi tifosi non resta che sospingere la nostra formazione e senza dare per scontata una categoria superiore il prossimo anno: sarebbe un errore imperdonabile. La D è la nostra categoria e bisognerà sudarsi una eventuale promozione.
La nuova proprietà è sempre bene ricordare che non c’entra nulla con ciò che è successo solo qualche mese fa, e piuttosto va incoraggiata continuamente. E’ evidente che i segni delle ferite dell’ultimo anno avranno bisogno di tempo per essere cicatrizzate, è umano, e i ricordi (parlerei più di disgusto) affiorano quando ti rendi conto che via da Foggia molti “eroi” son ridiventati campioni. Ma è altrettanto vero che riaffiorano anche ricordi positivi di gente che appena ha potuto è ritornato alla casa madre, sia pur in un piovoso pomeriggio ad assistere ad una partita di serie D. Ovviamente parliamo di Gerbo e subito ti viene da fantasticare pensando che con la sua tecnica, con il suo amore verso i colori rossoneri, unita al carattere dei Gentile, degli Anelli, Fumagalli e compagnia bella, l’anno scorso altro che maledire per un semplice punto. Ma andiamo avanti con fiducia poichè le storie straordinarie partono sempre dal baratro.
Infine riguardo il centenario le voci iniziano a correre relativamente a manifestazioni e quant’altro. Ma come la vede la dirigenza un triangolare Foggia, Cagliari e Palermo? Se non è festa questa? F.F.

Rino La Forgia

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