Marchionni: “Sono un po’ arrabbiato, dovevamo chiuderla prima. Ma se continuiamo così ci divertiremo”

Una vittoria sofferta ma importantissima che chiude virtualmente il discorso-salvezza. E adesso? Ce lo dice mister Marchionni a fine partita. Esordendo, inaspettatamente, con queste parole:

Sono arrabbiato perchè questo tipo di partite vanno chiuse prima. Un peccato non aver raddoppiato ma all’avversario abbiamo concesso poco. Al contempo sono perciò contento perchè sono quattro partite che non prendiamo gol (nel girone di ritorno neppure una rete subita, ndr) quindi abbiamo dato continuità a quella che per me è una parte fondamentale del nostro lavoro.

E adesso?

Oggi – prosegue Marchionni con la voce irrauchita dall’umidità e dalle urla in campo – era una partita importante : affrontavamo la quart’ultima e, con il recente cambio di regolamento, vincendo saremmo andati a +19 sulla zona playout. Io fin quando non c’è la matematica guardo sempre al basso. Poi si vedrà. Ma noi dobbiamo seguitare a giocare così, a divertirci e a lottare, perchè continuando in questo modo potremo toglierci le soddisfazioni che meritiamo.

La partita di oggi?

Sono contento, ma potevamo giocare un po’ di più a calcio. Avevamo iniziato benissimo con un gioco fatto di fraseggi e inserimenti che però a lungo andare non siamo più riusciti a fare. Merito anche dell’avversario che ci ha chiuso e ha provato a spingere. Ma noi abbiamo retto bene e questo è fondamentale per una squadra che vuole raggiungere traguardi importanti.

Si è tornato a vedere un po’ di più il gioco a terra… dipeso dal Foggia o dall’avversario?

Più si lavora più c’è la possibilità di fare quello che conosciamo. Martedì scorso è stata una partita diversa perchè affrontavamo una squadra forte e in salute. Oggi invece c’era un avversario con buoni giocatori ma proveniente da un periodo un po’ complicato e per noi è stato un po’ più semplice perchè abbiamo avuto più spazi.

8 punti nelle ultime 4 con soli 2 gol segnati ma zero subiti. E’ questo il segreto del suo Foggia orfano dei suoi due principali cannonieri?

Il merito non è il mio ma dei ragazzi. I complimenti vanno fatti a loro: se abbiamo conquistato questi 8 punti non prendendo gol da 400 minuti il merito va dato solo a loro e al loro lavoro, all’applicazione che hanno e all’aiuto che si danno in campo. Quando il Foggia gioca da squadra vera e fa questo tipo di prestazioni è più facile portare a casa il risultato.

Si può iniziare a sognare?

I sogni sono realizzabili, no? Io ho sempre sognato, a prescindere dall’obiettivo. Ho sempre detto che il primo obiettivo di squadra e società era raggiungere la salvezza: la squadra ci sta riuscendo in un modo anche importante, perchè aver quasi chiuso il discorso a febbraio è sicuramente un gran risultato. Io non dico di pensare ora ai playoff. Sarebbe troppo riduttivo. Per me il Foggia deve concentrarsi su ciò che ha acquisito, in termini di mentalità raggiunta e del gruppo che si è creato. Se continuiamo a giocare così non dico che centreremo i playoff, perchè ci sono tante altre squadre in regola per questo obiettivo, ma vedremo un Foggia sempre più in grado di giocare ogni partita a viso aperto.

La Redazione