M’arrecòrde/ Da Benincasa a Padalino: il primo Foggia-Crotone

Il primo Foggia – Crotone

30 Maggio 1948: Biason in uscita in Foggia-Crotone 3 a 0 (Foto tratta da: Pino Autunno: “Foggia. Una squadra, una città”; Utopia, 2010)

E’ il 30 maggio 1948, ultima giornata del Girone S del Campionato di Serie C, quando il Crotone rende visita, per la prima volta nella storia, al Foggia. I rossoneri si sono già ampiamente aggiudicati il primo posto in classifica, anche se si tratta di un primato quasi platonico, visto che, con la ristrutturazione postbellica dei campionati su base nazionale, non è prevista la promozione in serie B, ma le prime quattro squadre accedono alla nuova Serie C. Da sottolineare comunque che quel Foggia, guidato prima dall’ungherese Politzer e poi, dopo qualche passaggio a vuoto iniziale, da Benincasa (un cavallo di ritorno, come Padalino …), stravince il campionato con la media punti (rapportata ai tre per la vittoria) più alta di sempre (tuttora imbattuta, anche dal Foggia di Stroppa…), seppure conseguita in un torneo con sole 14 squadre, frutto di 19 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte (una nella stracittadina con l’Incedit).

Nell’ultimo impegno stagionale, il Foggia supera in scioltezza i calabresi con un netto 3 a 0.

 

Ecco il breve resoconto tratto da ‘La Gazzetta del Mezzogiorno’:

Il Foggia termina in bellezza

Arb. Leone di Palermo. Reti: nella ripresa al 7’ Catalano, al 14’ Spatuzzi, al 39’ Bisson su rigore.

Soltanto nella ripresa di una partita non certo brillante, il Foggia ha potuto aver ragione del Crotone.

Foggia: Bisson, De Francesco, Ponzanibbio; Trovatore, Buin, De Brita; Catalano, Bratta, Diotallevi, Niccoli, Spatuzzi.

Crotone: Corso, Granutti, Caruso; De Luca, Bosio, Russo; Livio, Piacentini, Fusto, Bisceglie, Del Rosso. (n.m., sta per Nazario Mazzone, ndr).

La curiosità di quella partita è costituita dal fatto che la trasformazione del rigore del 3 a 0, a risultato ormai acquisito, viene lasciata all’estremo difensore Antonio Bisson, che, ben 56 anni prima di Vincenzo Marruocco (pareggio a Martina, ricordate?), così iscrive, primo portiere, il proprio nome nell’albo dei marcatori del Foggia.

Un’esperienza, quella di cercar gloria nell’area altrui, invece di limitarsi a difendere la propria, che evidentemente Bisson non sgradiva affatto. La stagione seguente, il 3 aprile 1949, la squadra B, che disputa il Campionato di Prima Divisione Pugliese, nell’affrontare l’omologa squadra riserve del Molfetta, è a corto di uomini, e allora Bisson… viene schierato all’ala sinistra (formazione del Foggia B: Leone, Colella, Giuva, Pace, Ciampone, Perrucci, Cola II, Citarelli, Marra, Rizzi e, appunto, Bisson). Con risultati non disprezzabili, visto che il portiere quel giorno adattato ad attaccante segna addirittura il gol che fissa il risultato sul 3 a 0. E questa volta su azione, prodezza che sarà ripetuta (sia pure con l’aiutino di una mano…) da Castelli, portiere spintosi in avanti per l’ultimo assalto, contro il Teramo, nel quarto di finale di Coppa Italia di serie C, poi vinta, del 2007.

Si è fatto un gran parlare, la scorsa estate, dell’esperimento di inserire le squadre riserve dei grandi club nei quadri della Serie C. Alla resa dei conti, l’unica che si è schierata è stata la Juventus Under 23, che peraltro non impiega affatto le sue riserve, ma tesserati che non hanno trovato collocazione in prestito. Però, come abbiamo visto, non si tratta affatto di una novità. A parte le consolidate esperienze di paesi come Germania e Spagna, dove le squadre riserve, in cui vengono impiegati anche giocatori di prima fascia finiti ai margini della rosa, magari per recuperare un infortunio, possono salire fino in seconda serie, in Italia, appunto fino al 1948-49, ogni squadra schierava una sua formazione riserve nei campionati nazionali, a condizione che giocasse almeno due serie sotto quella maggiore. E dal 1926 in poi, il Foggia ha sempre (tranne che nel 1937/38) allineato, nei vari campionati pugliesi, come in quello citato, la sua formazione B, che, schierando spesso ottimi elementi rimasti fuori dall’undici titolare, attraeva, con la squadra maggiore in trasferta, oppure giocando il mattino, un folto pubblico di appassionati. Dopo quella stagione, venne istituito, su vari livelli, il Campionato Riserve, poi soppiantato dal Campionato De Martino e quindi Under 23 (con il Foggia vice campione d’Italia nell’ultima edizione disputata, nel 1974/75), ma a quel punto si trattava di tornei a parte, che non vedevano la contemporanea partecipazione delle prime squadre di altre città (come, tanto per fare un esempio, il Matera, che il Foggia B supera per 1 a 0 il 7 febbraio 1943 nel Campionato di Prima Divisione, corrispondente, grosso modo, all’attuale Serie D).

La digressione ci ha portato lontani dall’attualità più stringente, che invece impone l’urgenza e la necessità di riscattare la bruttissima sconfitta dell’andata, di tentare di assestare un colpo forse letale alle aspirazioni di una (inaspettata) rivale per la salvezza, tanto più temuta perché guidata da un grande ex come Giovanni Stroppa, e, insomma, di fare punti per proseguire nell’impervio cammino che porta alla salvezza. E allora, sempre in tema di precedenti, sarà di buon auspicio ricordare anche l’ultimo Foggia-Crotone, giocato in Prima Divisione il 17 maggio 2009, e terminato con una vittoria per 1 a 0 (gol di Germinale) che spalancò (era l’ultima giornata) le porte dei playoff ai rossoneri di Novelli.

Walter Guarini

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